Ma Santamaria non si stupisce

Ma Santamaria non si stupisce Specchio dei tempi «Dov'è finito il diritto a lavoro e salute?» - «Pubblico e privato, tariffe a confronto» - «Via Cardinal Fossati, la ristrutturazione non è urgente» - «Informazioni, solo a voce» - «Innaffiatina per il fiorellino» Una lettrice ci scrive: «Dopo aver lavorato per circa 23 anni sono stata licenziata dall'ultima ditta presso la quale ho prestato servizio ed avendo ormai compiuto 40 anni mi ritrovo a non aver più diritto di lavorare. Sono troppo vecchia e non vengo neanche presa in considerazione (posso tranquillamente morire di fame), ma le mie piccole disgrazie non sono finite. Avendo problemi di salute il mio medico mi consiglia e mi prescrive una mammografia. Vado a! Sant'Anna già spiritualmente preparata ad aspettare qualche tempo prima di effettuare l'esame. Ma mi sento rispondere che le prenotazioni sono sospese fino al gennaio '94, cerco di protestare, ma non vengo nemmeno ascoltata. «A questo punto i miei dubbi si rafforzano e mi chiedo: "Si blatera a destra e sinistra di diritto al lavoro (che non ho più) e di prevenzione per la salute ma se una persona, e non sono di certo la sola, deve attendere dal 14/10/93 fino almeno a gennaio 1994 per prenotare un esame che, se tutto andrà per il meglio, riuscirò ad effettuare non prima di marzo o aprile, mi domando: se veramente ho un cancro (è meglio chiamare le cose con il loro nome) ho tutto il tempo di morire tranquillamente o forse... sarebbe ancora meglio: 1) una disoccupata in meno; 2) non costerò più nulla all'Usi». Silvana Ottino Un lettore ci scrive: «Necessitando di un'ecografia all'addome superiore mi sono rivolto a due strutture diverse (13 ottobre 1993). Ospedale Molinette prenotazione: tram andata e ritorno più coda sportello di 90 minuti, spesa 2400 lire. Appuntamento Molinette: dicembre. San Vito: 2 novembre, ore 7,30. Spesa con autocertificazione lire 74.000. Spesa senza autocertificazione lire 140.000. Ritiro esami 5-6 giorni. «Strutture private: prenotazione telefonica 3 minuti costo 200 lire tempo di attesa 48 ore. Spesa lire 70.000, ritiro esami in 3-4 giorni. Lascio ai lettori ogni giudizio». Gianantonio Berton Una lettrice ci scrive: «Su La Stampa del 12 ottobre è stato pubblicato un articolo sulla ristrutturazione delle strade private di Torino. Fra quelle che richiedono gli interventi più urgenti compare anche via Cardinal Fossati, dove abito. «Non mi sembra che questa strada sia nelle disastrose condizioni descritte in quanto è illuminata, le fognature sono presenti e l'asfalto è in buone condizioni. Mi domando perché stanziare tanto denaro pubblico (320 milioni solo per la via in questione e secondo stime del 1985) per lavori non urgenti quando esistono effettivamente strade disastrate?». Valentina Galassi Un lettore ci scrive: «Per le volture luce e telefono di un esercizio commerciale mi sono recato agli sportelli Enel e Sip (via Giordano Bruno) chiedendo l'elenco dei documenti da presentare. Con mio sommo stupore mi sono accorto che questi uffici sembrano rimasti fermi ai tempi del lume a petrolio. Infatti, alle soglie del Duemila, l'elenco dei papiri necessari viene ancora tramandato oralmente, per cui, in parole povere, occorre presentarsi muniti di carta, penna e calamaio per trascrivere al meglio quanto va dicendo l'addetto, con tutte le possibilità di incomprensioni, omissioni, e presentazione di domande incomplete. «Per evitare detti inconvenienti, a nessuno dei solerti funzionari delle aziende interessate è venuto in mente di mettere a disposizione del pubblico appositi fogli esplicativi, come succede normalmente nelle pubbliche amministrazioni. Dulcis in fundo: per punire gli utenti che hanno osato reclamare per le code che si instauravano ad ogni pagamento di bolletta, la Sip ha abolito il servizio interno di riscossione. Così gli utenti impareranno a far coda altrove. Ma queste aziende non dicono di essere al servizio dell'utente?». Gigi Gattino Un lettore ci scrive: «Caro e lontano "Specchio dei tempi", sono un povero fiorellino, un fiorellino nato in fondo ad una valle e sono prigioniero di alcuni cespugli che mi impediscono di vedere un raggio di sole e il volo di una bella farfalla. Non essendo io un fiore pregiato non ricevo mai in regalo una generosa innaffiatina, per cui sono diventato debole e magrolino. Nessuno mi vede, nessuno sa che io esisto, ma se "Specchio dei tempi" pubblicherà questa mia letterina sono certo che arriveranno lettere e cartoline per questo povero fiorellino». Beniamino Pontillo dormitorio pubblico via De Blasis 10 80138 Napoli

Persone citate: Beniamino Pontillo, Gianantonio Berton, Gigi Gattino, Silvana Ottino, Valentina Galassi

Luoghi citati: Napoli, Torino