Dopo i codini

Dopo i codini Dopo i codini Cambiati la maglia o vattene Ce n'è una nuova. Il portiere messicano Jorge Campos deve scegliere: o la pianta di indossare stravaganti divise di gioco o la Nazionale d'ora in poi la vedrà soltanto in cartolina. L'ingiunzione gli arriva imperativa dal presidente federa.-. Marcelino Paniagua, il cui nome è un non celato canto all'essenziale. In quali inammissibili panni s'infila Jorge Campos? Egli si presenta al pubblico in una maglia rosa shocking a maniche corte tempestata da rombi policromi e fosforescenti. Il presidente Paniagua, che immaginiamo desideri per la rappresentativa calcistica del Messico un estremo difensore magari difettoso tra i pali e nelle uscite ma in doppio petto fumo di Londra, ravvisa in quella tavolozza volante uno sberleffo al buon gusto. La contestata maglia messicana di Jorge Campos si affratella dunque ai contestati codini di casa nostra in un afflato tessil-tricologico tendente al ripristino d'una sobrietà sventuratamente negletta: ah, la cara sfumatura alta di Rivera, la brillantina di Gabetto, mai un filo al vento fosse pur impegnato nella più acrobatica delle rovesciate; ah, le vecchie, amate casacche che annunciavano: siamo, inequivocabilmente, rossonere, biancocelesti, giallorosse e non le figlie d'un delirio di stilisti. Il pugile che pur di non tagliarsi la coda di cavallo rinuncia a salire sul ring, Roberto Baggio, Codino Massimo, che solidarizza, il giovane arbitro con in testa un salice piangente che piuttosto di rinnegare quella flora dà ima pedata alla carriera in risposta a coloro che lo vorrebbero pettinato alla Mascagni, fanno quadrato, si stringono al portiere messicano su un'ideale nuova frontiera. Forza, Campos, resisti, sbatti sul rosa della maglia una dose di pistacchio, un tocco di fragola, entra in un paio di pantaloncini color biscotto, trasformati in un imbattibile cono gelato. Forza Robi, fai delle tue chiome un tappeto, disegnaci sopra i tuoi dribbling, usale come scivolo per i tuoi avversari, come fionda per lanciare Moeller. Auguriamo a Jorge Campos, valente portiere messicano, di non perdere la Nazionale mantenendo la propria rutilante bandiera. E lei, presidente federale, aggiunga al pane e all'acqua del suo cognome, una variopintissima fetta di cima alla genovese. [g. ran j

Luoghi citati: Londra, Messico