Suicidi in autostrada per copiare un film di Franco Pantarelli

Suicidi in autostrada per copiare un film Per imitare i protagonisti di «The Program» sono già morti due ragazzi e due sono feriti gravi Suicidi in autostrada per copiare un film L'ultima follia degli adolescenti: sdraiarsi in mezzo alle corsie NEW YORK NOSTRO SERVIZIO La scena è quella di alcuni ragazzi che, per dimostrare a se stessi quanto sono coraggiosi, si distendono lungo la linea spartitraffico di una strada di grande scorrimento e se ne stanno lì a contemplare le ruote delle automobili che sfrecciano da una parte e dall'altra, a pochi centimetri da'.'j loro teste. Al regista David Warn e ai suoi sceneggiatori era sembrata un'originale invenzione cinematografica, e infatti l'hanno messa in «The Program», un film della Touchstone Picture, affiliata della Walt Disney, in circolazione da circa un mese con un successo che si può definire medio. Un'invenzione originale e niente più, pensavano, e invece quel «gioco» è diventato un'occasione per verificare con tragica concretezza la differenza tra finzione e realtà. Nel Film i protagonisti della prova si alzano incolu¬ mi e se ne vanno, nessuna automobile attraversa la linea spartitraffico, nessuna ha uno scarto, e perfino il loro rumore, ben regolato dagli addetti agli «effetti sonori», consente ai protagonisti di parlare fra loro. Nella realtà, il bilancio dell'ultimo sabato sera è stato di un ragazzo morto e uno gravemente ferito in Pennsylvania, un altro ragazzo che giace fra la vita e la morte in un ospedale di Long Island e una quarta vittima di cui non si è sicuri che stesse praticando quel gioco, ma ci sono «forti sospetti». Fra i teen-agers americani, infatti, questo gioco sembra avere attecchito parecchio: per dimostrare il proprio coraggio non si pratica più soltanto il «chicken garro» - quello di due automobili lanciate una contro l'aitra e chi sterza per primo perde - ma appunto quello che come nome provvisorio ha «The Program game». Una vittima della «serata brava» di sabato si chiama Mi¬ chael Shingledecker, 18 anni, di Polk, in Pennsylvania. E' andato a distendersi sulla statale 62, una highway che parte da Buffalo, nello Stato di New York, attraversa per l'appunto la Pennsylvania e poi se ne va nell'Ohio, ed è stato schiacciato da un camion. Quando il suo autista si è accorto che stava viaggiando troppo vicino alla linea spartitraffico ha leggermente sterzato, ma nel frattempo aveva colpito in pieno il ragazzo, il cui corpo disteso era apparso all'improvviso dall'oscurità. Dean Barlett, anche lui di 18 anni, era disteso poco più avanti. Rotolando su se stesso è riuscito a evitare il camion, ma nel fare questo è finito sotto un'automobile che veniva dall'altra parte. E' in ospedale, non si sa se se la caverà. Miglia e miglia lontano da lì, ma più o meno nello stesso momento, Michael Macias veniva investito da un'automobile sulla Bayville Avenue, una strada che percorre la costa della baia chiamata Long Island Sound, a Nord di New York. Lui la sua bravata l'aveva fatta da solo, davanti a centinaia di ragazzi che rvevano approfittato di questo autunno esitante e si erano riversati sul lungomare a godersi la brezza ancora mite. Ora è anche lui all'ospedale, in condizioni disperate. Infine un giovane di 24 anni è stato maciullato da un camion vicino a Bordentown, nel New Jersey. Era ubriaco e non c'era «pubblico», ma le «analogie» sono «impressionanti». Cinema pericoloso? La Touchstone Picture ha pubblicamente negato le proprie responsabilità, dicendo che la scena del suo film vuole proprio mostrare l'incoscienza dei protagonisti. Ma intanto ha anche presentato le proprie condoglianze (respinte con sdegno) alle «famiglie colpite». Franco Pantarelli

Persone citate: David Warn, Dean Barlett, Long Island Sound, Michael Macias, Miglia, Walt Disney

Luoghi citati: New Jersey, New York, Ohio, Pennsylvania