Ma il crollo non tocca crociere e telefonini di Agnese Vigna

Ma il crollo non tocca crociere e telefonini Ma il crollo non tocca crociere e telefonini Status symbol, o forse nuovi bisogni: la spesa ai tempi della crisi non intacca il successo prepotente di quei servizi e di quei prodotti che - dopo aver sedotto gli «happy few», i pochi privilegiati - stanno entrando nella vita quotidiana della classe media. Ecco tre casi emblematici: telefoni cellulari, crociere, trasporti aerei. I cellulari, i famosi «telefonini»: già alla metà del mese scorso, la Sip aveva festeggiato il primo milione di portatili venduti. Solo un anno fa il telefonino veniva sventolato come il trofeo del conquistato potere, della ricchezza sicura. Oggi la Sip affida ad uno spot tutto familiare, girato in soffusa luce d'oro la promozione di quel che è ormai diventato un parente stretto del frullatore, del tostapane: un piccolo elettrodomestico da cucina. E il cellulare diventa «family», diventa l'ansiolitico delle mamme apprensive che lo affidano alla loro bambina cresciuta nelle serate del sabato sera. Un milione d'abbonati: presto saranno molti di più, frequenze permettendo. I prezzi sono crollati, i telefonini più economici li si porta via con sei o settecento mila lire, il canone family è di appena diecimila lire al mese, lo status symbol è un appassito ricordo. E nell'epoca in cui perfino gli autonomi del Leoncavallo si collegano col Videotel su una rete telematica, anche il telefonino ha smesso d'essere «di destra» ed è diventato, se non altro, «incolore». Interclassista è diventato anche il business delle crociere così giurano gli operatori -. Il maggiore armatore europeo, il Gruppo Costa, è sicuro di chiu¬ dere la stagione 1993 con una crescita dei crocieristi del 45% rispetto all'anno precedente, con punte del 60-70% nei mesi estivi. E per questo ha appena varato, con un investimento da capogiro, 400 miliardi, una nuova ammiraglia: la «Costa romantica». La rotta della grande nave bianca punta decisa sul record di circa centomila italiani che quest'anno opteranno per una vacanza in crociera. Non ancora turismo di massa, ma l'elite, quella vera, è un'altra cosa. E se gli esperti del settore non si sbagliano, entro il Duemila la domanda sarà più che raddoppiata, senza aver mai sofferto il mal di > mare della recessione. E' stato, inveli ce, il golfo di Pa" lermo a celebrare sulle sue rive il record di sviluppo dell'aeroporto di Punta Raisi, un tempo tristemente famoso per la difficoltà degli attcrraggi, ma oggi - evidentemente - meritevole di ben altra gloria: è proprio lo scalo siciliano ad aver registrato il maggior incremento di voli l'estate scorsa, il 10% rispetto allo stesso periodo del '92, seguito dagli aeroporti Marco Polo di Venezia ( + 8,4%J, Napoli Capodichino ( + 6%) e Bologna Casalecchio ( + 5,9%): scali un tempo considerati «minori», ma oggi in recupero perché le tratte brevi, quelle «provinciali», sono state ormai investite da una inedita richiesta di trasporto veloce. Ma il loro sviluppo non è isolato: il mercato dell'aerotrasporto è cresciuto del 3,8% e sono stati quasi 3 milioni, nel solo mese di luglio, i passeggeri imbarcati sulle tratte nazionali. Agnese Vigna > li "

Persone citate: Leoncavallo, Raisi

Luoghi citati: Bologna, Casalecchio, Napoli, Venezia