Sorpresa nella scatola di cioccolatini

SAPER SPENDERE SAPER SPENDERE Sorpresa nella scatola di cioccolatini Con la data di scadenza sui prodotti alimentari tutto dovrebbe correre liscio anche per i consumatori più sospettosi, ma quando l'attenzione viene meno vuoi per la consuetudine all'acquisto di un prodotto vuoi per la fiducia che si dà al negoziante abituale, ecco la sorpresa. Marialuisa B. racconta la sua recente esperienza: «Avevo chiesto a mio marito di comprare quattro confezioni di piccoli cioccolatini, tipo bonbon, di una nota industria piemontese, utili da regalare, prezzo 9000 lire il pacchetto da 200 grammi. A sera mio marito mi consegna un sacchetto di plastica con le 4 confezioni, non si è fatto fare i pacchidono perché aveva rischiato di non comprarle. La negoziante gli aveva detto che quel prodotto era esaurito, poi mentre lui stava per andarsene senza aver comprato alcunché, ne aveva scoperto uno scatolone intatto nel retrobottega e, in fretta e furia, gli aveva messo le scatole nel sacchetto». Fin qui nulla di male. Il paccoregalo si fa uveasa. Ma quella scoperta di uno scatolone dimenticato ha attirato l'attenzione di Marialuisa: «Ho controllato: nel sacchetto c'erano le 4 scatole e lo scontrino fiscale, tutto regolare. Ma prendendo in mano una confezione, mi accorgo che la scatola è aperta: è saltata l'etichetta di chiusura; all'interno, l'involucro di plastica è intatto. Peccato però che non sia intatta la confezione esterna di cartone: c'è un buco nel cartone, anzi più che di un buco si tratta di una intera fascia tagliata via; il segno delle forbici o del coltello è più che evidente. E che cosa era stato tagliato via? La parte sulla quale era stampata la data di scadenza». Facile intuire il primo risultato della sorpresa: «Una bella litigata con mio marito». Secondo risultato: «Una litigata con la negoziante». Continua la lettrice: «Il mattino successivo ho riportato il tutto in negozio. C'era la stessa signora che aveva venduto le 4 confezioni di cioccolatini a mio marito. Le ho fatto vedere i pacchi, le ho chiesto che cosa poteva essere successo, ma che tutto si sarebbe certo risolto con la sostituzione. «Ma lei, sfrontata, ha avuto il coraggio di ribattere alla mia richiesta fatta con gentilezza. Pensavo che un errore è possibile e che forse aveva scambiato uno scatolone che stava per essere restituito al fornitore per uno ancora da aprire. Si è messa a discutere con tono acido: non capiva come avevo fatto io a conciare le scatole in quel modo; ero proprio sicura di non averle aperte? Ere sicura che fossero uscite così dal negozio? «Sì, ero sicura di tutto, anche del fatto che sotto quei tagli doveva esserci la data di scadenza. Come mai non controllava quello scatolone che aveva scoperto intatto la sera precedente? Riluttante è andata nel retrobottega, ma non s'è fermata più di due secondi e rientrando sorrideva: Non ne ho più neanche una confezione, tutte vendute, comunque per farle un favore accetto indietro le sue; che cosa prende in cambio? «Di fronte a tanta sfacciataggine non ho resistito e le ho gridato: Voglio i miei soldi e se non me li dà chiamo i vigili e i carabinieri. Senza più una parola, né un sorriso, la negoziante mi ha restituito i miei quattrini. Inutile dire che cambierò negozio. Ma possibile che qualche negoziante tenti questi sciocchi inganni anche in questi momenti di crisi quando tutti dovrebbero tenersi cari i clienti? Io so che quella scritta "da consumarsi preferibilmente entro il..." consente di consumare il prodotto entro un margine di tempo ragionevole anche dopo la scadenza, ma se si taglia via la fascetta con la data vorrà dire che la scadenza s'è conclusa da un pezzo. E non è reato vendere in questo modo una confezione manomessa?». Se non è reato, certo è grave scorrettezza professionale da parte del negoziante. Tuttavia l'esperienza eh' Marialuisa (peccato che non abbia scritto anche l'indirizzo del negozio, lo avremmo segnalato ai carabinieri del Nas) può servire a tutti: in tempi di crisi, oltre a un sano confronto dei prezzi è opportuno fare valere i propri diritti di consumatore facendo attenzione a tutto, anche alla data di scadenza. Simonetta