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E ci pensa anche Torino E ci pensa anche Torino La giunta vuole utilizzarli perfinanziare il metrò Buoni del tesoro municipali? Presto li vedremo anche sotto la Mole. «Sì - conferma l'assessore Giovanni Ferrerò, incaricato dal sindaco di occuparsi dei grandi progetti per la città -, c'è l'ipotesi di utilizzarli per costruire il metrò. Ne abbiamo già discusso in giunta». Precisa: «Prima però dovremo fare i conti, avere la certezza che il metrò ottenga i fondi dallo Stato. L'operazione finanziaria deve avvenire all'insegna della fiducia, non possiamo deludere i cittadini. Chi investirà per avere servizi, opere pubbliche della portata del metrò dovrà avere un ritorno, un reddito sicuro sul risparmio investito». Non c'è soltanto la metropolitana nel carnet dei «Boc». Ne sta valutando l'utilità anche l'assessore all'Ambiente, Gianni Vernetti. L'emissione di Boc potrebbe consentirgli investimenti per realizzare una grande - ed unica - società che si occupi di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti. I Buoni del tesoro comunali potrebbero diventare realtà presto, già entro il mese: se ne stanno occupando il vicesindaco Brosio e l'assessore al Bilancio, Donna, i quali la prossima settimana dovrebbero definire a Roma le modalità di emissione. «Sono sistemi di autofinanziamento adottati all'estero, con notevole rispondenza da parte dei risparmiatori, soprattutto in Inghilterra per fondi legati al miglioramento dell'ambiente o per processi innovativi. Ben vengano anche a Torino» dice Enrico Salza, vicepresidente dell'Istituto bancario San Paolo. Ad un patto: «Devono avere un minimo di appetibilità». In altre parole chi compra i Boc «non può andare allo sbaraglio, deve avere la certezza che ci sarà rendita». Salza insiste su «un'operazione fiducia» che, se andrà a buon fine, attirerà nell'investimento non solo i cittadini, ma anche istituti di credito e società finanziarie», [g. san.]