E guerra tra Minardi e Fittipaldi di C. Eh.

35 FI: liti e accuse E' guerra tra Minardi e Fittipaldi La Formula 1 mostra due facce della medaglia: da una parte quella dorata, con l'ingresso di altre grandi Case automobilistiche (Peugeot e Mercedes con i motori), dall'altra quella della crisi economica che l'attanaglia. La Minardi, scuderia seria e impegnata, ha comunicato giovedì che avrebbe sostituito nelle ultime due gare Christian Fittipaldi con il francese Jean-Marc Gounon. Motivo del cambiamento, come era già successo per Barbazza che aveva dovuto far posto a Pier Luigi Martini, la cronica mancanza di fondi. L'esclusione del giovane brasiliano ha fatto andare su tutte le furie il padre del pilota, Wilson Fittipaldi, il quale da San Paolo ha preannunciato ieri un ricorso alla Fia, per chiedere che venga onorato il contratto rescisso «con fax» dalla squadra di Faenza. Secondo l'ex pilota e manager il «licenziamento» è avvenuto in «modo inaccettabile, mentre Christian era in volo per il Giappone». Secundo l'accusa la Minardi non ha ancora pagato un solo centesimo dello stipendio al corridore, il quale «ha portato negli ultimi due anni quattro milioni di dollari di sponsorizzazioni al team e gli unici punti in classifica». Pacata la replica di Minardi: «Ho praticato, con dispiacere, una soluzione prevista dal contratto. E' vero che Fittipaldi deve essere ancora retribuito, ma mi sono impegnato a farlo appena sarà possibile. Non è un mistero che le piccole squadre sono oberate di debiti. Per questo ho dovuto prendere Gounon. Ma debbo anche dire che avevo avvertito il ragazzo qui a Faenza, che gli ho pagato il viaggio a Suzuka e che i dati forniti dal padre non sono reali. Una reazione, quella di Wilson, che non tiene conto della situazione», [c. eh.]

Luoghi citati: Faenza, Giappone, San Paolo