Mediogest azionisti sotto accusa
Mediogest, azionisti sotto accusa Dopo l'insolvenza, l'attenzione si sposta sulla controllante Fincomid Mediogest, azionisti sotto accusa Clienti e promotori preparano il contrattacco TORINO. L'insolvenza della Mediogest Sim rischia di travolgere le grandi famiglie milanesi azioniste della finanziaria Fincomid, che controlla la sim con il 44,5%. Lunedì infatti si riuniranno a Milano alcuni dei 40 promotori finananziari della Sim e una folta rappresentanza dei 2500 clienti per studiare con i legali un'azione contro la Fincomid e/o i suoi azionisti. Il «buco» emerso nei conti Mediogest Sim è di circa 23 miliardi ed è legato ad alcuni investimenti sbagliati. Si tratta di capire se tali investimenti siano andati male a causa di pure circostanze di mercato o se siano stati decisi in funzione di interessi privati. Di sicuro c'è che la Fincomid, controllata - tra gli altri - dalle famiglie Falck e Arvedi (acciaio), dal commercialista Aletti, dalla famiglia Silvia (Despar) e dal finanziere Errani (che gestiva la Sim), chiese sin dal '91 alla Consob la quotazione del proprio titolo al listino ufficiale della Borsa di Milano, ma nonostante l'autorevole presidenza dell'ex rettore della Bocconi, Luigi Guatri - non la ottenne per difetto di requisiti. I suoi titoli, e quelli emessi tra l'88 e il '91 con vari aumenti di capitale, rimasero così nel «limbo» del terzo mercato. Secondo quanto affermano i promotori finanziari della Mediogest che vogliono rivalersi contro la Fincomid, alcuni titoli scaturiti da quell'aumento vennero inseriti nei portafogli dei clienti della Sim, con promesse - a volte scritte, a volte verbali - di riacquisto a termine. Promesse mancate? Lo stabiliranno le autorità di Borsa e, forse, quelle giudiziarie. Fatto sta - secondo le stesse fonti - che nel frattempo alla Fincomid non sono mancate le risorse per effettuare altri investimenti, come l'acquisto della Finsi], finanziaria della famiglia Silva che controlla parte dei centri di distribuzione Despar. Se quindi la Fincomid ha avuto le risorse per simili investimenti - argomentano promotori e creditori è giusto che oggi faccia fronte al «buco» della sua sim. [r. e. s.J Siìà-jillllli Luigi Guatri ex rettore Bocconi presidente della Fincomid
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- La battaglia delle botteghe
- Il geometra di Ceva chiede i danni
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy