«Vado in Marocco per amore» e scampare

«Vado in Marocco per amore» e scampare Voleva conoscere i futuri suoceri, a luglio l'ultima telefonata alla migliore amica, poi il silenzio «Vado in Marocco per amore» e scampare Giallo a Genova, la donna era partita col fidanzato nordafricano GENOVA. Un grande amore, che non conosceva colore di pelle, né differenze di religione, di usi e tradizioni tanto lontani, nel tempo e nello spazio. Una bella storia, quella tra un immigrato maghrebino e una ragazza italiana, sbocciata un anno fa a Genova e che avrebbe trovato il naturale coronamento in un matrimonio molto prossimo. Invece, a rileggere oggi le pagine del destino, Lia e Piero Castellari, i genitori della futura sposa, hanno la sensazione di essere precipitati in un incubo. Patrizia, 34 anni, è scomparsa nel nulla. Le ultime notizie risalgono alla fine di luglio. La giovane aveva telefonato all'amica Gabriella, dicendo di trovarsi in Marocco assieme al fidanzato: «E' un Paese bellissimo, anche se non riuscirei mai a vivere qui», le aveva detto. Patrizia Castellari, fiorentina di nascita, si era trasferita a Ge- nova alcuni anni fa. Nei crocicchi della città vecchia aveva conosciuto Mustafà, marocchino, uno dei tanti immigrati che vivono negli appartamenti-dormitorio della zona. Era rimasta colpita, aveva confidato, dai suoi occhi grandi, scurissimi. L'avevano conquistata il sorriso aperto e i modi gentili. Avevano la stessa gioia di vivere, progettavano una fa- | miglia insieme. Lui le aveva chiesto di sposarlo. Prima, l'avrebbe presentata ai genitori, che avevano già visto le foto insieme. Un consenso formale, per rispettare le consuetudini della famiglia rigidamente patriarcale. La scorsa estate, Patrizia aveva deciso di trascorrere le ferie nel Paese del fidanzato. Diceva che voleva vedere i luoghi dove era cresciuto Mustafà e conoscere i suoi genitori. La partenza era fissata per il 25 luglio. Qualche giorno dopo, la telefonata all'amica del cuore: tutto bene, sembrava felice. La voce era un po' concitata, ma forse tradiva l'emozione per gli eventi. Al ritorno, la coppia avrebbe dovuto iniziare i preparativi per il matrimonio. I genitori di Patrizia sono venuti in città per raccogliere informazioni. Nessuno ha saputo aiutarli. Tutti conoscevano Pa¬ trizia, una ragazza estroversa, generosa, che si fa subito ben volere. Nel centro storico ci sono centinaia di Mustafà. Ognuno con la propria storia, tristemente identica alle altre. Una famiglia numerosa, troppo lontana. La nostalgia di un Paese profondamente diverso dall'Europa, dove, prima o poi, tornare. Alla fine, i coniugi Castellari si sono rassegnati a presentare la denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri. «Avevamo l'indirizzo di Mustafà, a Settat - dice Piero Castellari -, non è molto ma serve a mettere in moto le nostre autorità consolari. Né io né mia moglie riusciamo più a convivere con questa angoscia. Temiamo che Patrizia sia tenuta prigioniera. Non era il tipo che non faceva avere notizie. Chi può ci aiuti». Paola Cavallero Patrizia Castellari, la genovese scomparsa durante una vacanza in Marocco

Persone citate: Castellari, Mustafà, Paola Cavallero, Patrizia Castellari, Piero Castellari

Luoghi citati: Europa, Genova, Marocco