Nipote della santa nei guai

Nipote della santa nei guai Nipote della santa nei guai Concussione per il sindaco di Volvera Uno è democristiano, l'altro socialista. Uno è sindaco a Volvera, l'altro è stato assessore e vice sindaco a Chivasso. Li accomuna, oltre alla passione per la politica, un'accusa per concussione. Avrebbero truccato gli appalti per la raccolta rifiuti nelle loro città, incassando tangenti per decine di milioni. Il primo, Angelo Finello, 40 anni, nipote della «santa» di Volvera scomparsa poche settimane fa, è stato arrestato ieri intorno alle 11 ,30 nel suo ufficio in Municipio. Il secondo, Salvatore Marasà, s'è consegnato in serata in procura, accompagnato dal suo difensore, avvocato Giampaolo Zancan. Dopo un passaggio nell'ufficio del sostituto procuratore Vittorio Corsi, Finello e Marasà sono stati trasferiti nel carcere delle Vallette. Gli arresti di ieii rientrano nell'inchiesta sul business dei rifiuti in parecchi Comuni piemontesi. Un'inchiesta che ha già travolto le amministrazioni di Moncalieri (manette a un intermediario, a un caporipartizione e all'ex psi Silvano Alessio) e di Saluzzo (manette al sindaco Cornaglia, de). Finello e Marasà sono accusati di avere preteso denaro da un ditta specializzata nella raccolta rifiuti, la Sirtis (ora San Germano) di Oleggio dell'imprenditore Giampaolo Forti. I fatti risalgono al periodo 1991-92. La richiesta di Finello sarebbe stata di 200 milioni, quella di Marasà di 340. Ma avrebbero incassato molto meno: rispettivamente, 120 e 140 milioni di lire. Angelo Finello, insegnante di educazione fisica, era già stato sindaco di Volvera dall'80 all'85. Consigliere comunale fino al '90, era stato di nuovo eletto primo cittadino dopo le ultime elezioni amministrative. E' alla testa di un'alleanza formata da de, psi e lista civica. «Saperlo in carcere è un colpo durissimo», ha commentato ieri sera il vice sindaco Benito Sciarappa, socialista. Salvatore Marasà, anche lui insegnante, è stato vice sindaco di Chivasso e assessore all'Ecologia fino a tre mesi fa, data di scioglimento del Consiglio comunale. In passato era stato presidente dell'Usi Chivasso 39 (dall'85 al '90), presidente del comitato dei garanti dell'Usi Torino 9 (ospedali Cto, Regina Margherita e Sant'Anna), e responsabile provinciale della sanità per il suo partito. Indagato anche per la vicenda del nuovo ospedale di Chivasso, nega ogni coinvolgimento in storie di Tangentopoli. «Queste accuse - ha detto all'avvocato Zancan - non sono vere». E ha spiegato: «Anche volendo, non avrei potuto nè chiedere nè tantomeno ottenere denaro per l'appalto sui rifiuti. Quella gara non è stata seguita da me personalmente, ma da una commissione qualificata: ne facevano parte tecnici di prestigio, al di sopra di ogni sospetto». Salvatore Marasà coinvolto con il sindaco di Volvera