Con Disney al cinema il Natale della paura di Giuseppe Ballaris

La Rossellini «scaricata» dalla Lancòme? «Stiamo discutendo il nuovo contratto» Film d'animazione sconsigliato ai piccoli Con Disney al cinema il Natale della paura Mostri, teste decapitate, serpenti e scienziati che dividono il cervello NEW YORK. Disney dello scandalo? Clamoroso ma vero. Il film che la casa di produzione lancia per le feste natalizie stavolta è assai diverso dal solito, decisamente anomalo, e, pur essendo una pellicola di animazione, appare per la Touchstone Pictures, l'etichetta «più adulta» della Walt Disney. S'intitola «The Nightmare Before Christmas» (L'incubo prima di Natale) e non è un cartone: presenta una serie di pupazzi tridimensionali che si muovono grazie ad una vecchia tecnica cinematografica definita «stop motion». Risale ai tempi del muto, fu utilizzata per il primo «King Kong», poi in spot pubblicitari, ma raramente impiegata in un intero lungometraggio. Pupazzi e oggetti appaiono animati in virtù delle loro posizioni, leggermente alterate in ciascun fotogramma, e grazie all'uso di computer i risultati sono ora ottimi. Solo pochi animatori al mondo conoscono questa tecnica, tanto che alla Disney non ce n'erano. La favola è ambientata in un mondo fantastico, dove ogni festa possiede una sua città. Il giorno successivo ad uno strepitoso Halloween (l'ultimo giorno d'ottobre), in Halloweentown, Jack Skellington, il re zucca, è solo, stanco, triste. Questo «interprete principale» è uno scheletro alto, con braccia e gambe di una mantide, buchi al posto degli occhi e un pipistrello per cravattino. Decide d'impossessarsi della gioia che contraddistingue la città del Natale e manda tre demonietti, Lock, Shock e Barrel, a rapire Santa Claus (Babbo Natale). E' ovvio che le conseguenze saranno disastrose: tra i regali i bimbi troveranno serpenti e teste mozze. Nel cast ci sono diversi personaggi inquietanti: uno scienziato del male che rimuove e divide il proprio cervello; una bambola di stracci, Sally (con voce di Catherine O'Hara), che ama Jack; il cattivo Oogie Boogie; il cane Zero; un sindaco con due facce; fantasmi, lupi, vampiri. Rivoluzionaria anche la colonna sonora: le 11 canzoni sono assai meno melodiche, e più narrative. Le ha composte Danny Elfman, già responsabile della musica dei «Batman». L'idea risale a una dozzina di anni fa: venne a Tim Burton (regista di «Batman» e di «Edward mani di forbice»), allora uno di quei giovani artisti approdati alla Disney in un periodo buio per il colosso americano. Il suo progetto fu così rifiutato, non solo dalla Disney, ma da diverse tv, e finì nel dimenticatoio. Burton non l'ha però mai abbandonato, mentre i diritti son sempre rimasti alla Disney. Firma la regia Henry Selick e la sceneggiatura è di Caroline Thompson, che già lavorò a «Edward mani di forbice». Il film, costato 22 milioni di dollari, ha richiesto ben tre anni di lavorazione e 120 animatori. Dura 74 minuti ed è stato girato al ritmo di 70 secondi a settimana, con gli animatori a lavorare su 20 palchi in contemporanea, manipolando i pupazzi su 230 dettagliatissimi set tridimensionali in miniatura, in un magazzino di San Francisco. Presentata in prima mondiale al Festival di New York, la pellicola ora si proietta in tre soli cinema a New York, San Francisco e Los Angeles. Passerà poi in altre 400 sale, prima del gran lancio natalizio. Il tema macabro desta parecchi dubbi. Come reagirà il pubblico infantile? «Non è certo per bambini sotto i 6 anni», osserva Jeffrey Katzenberg, il boss della Disney, «perché alcune scene mettono paura». La critica l'ha accolto bene: Jami Bernard del «Daily News» gli ha dato le tanto ambite 4 stelle; ma gli executives della Disney non nascondono le loro preoccupazioni. E' pur vero che è costato meno di ((Aladino» (il maggior successo Disney) e «La bella e la bestia»; che ci sono voluti meno animatori (per un cartoon ne occorrono dai 400 ai 600) con un risparmio di 15 milioni di dollari, ma le possibilità commerciali appaiono ridotte rispetto ai film che l'hanno preceduto. Ci saranno comunque magliette e giocattoli a promuoverlo, e se può sembrare fuori posto per Natale è senz'altro adatto all'imminente Halloween. Giuseppe Ballaris

Luoghi citati: Los Angeles, New York, San Francisco