Sparita l'autopsia su Nardi di Gian Antonio Orighi

Sparita l'autopsia su Nardi Sparita l'autopsia su Nardi L'unica «traccia» rimasta è il passaporto MADRID. Un nuovo mistero si aggiunge alla già sin troppo misteriosa morte del terrorista nero Gianni Nardi, deceduto ufficialmente il 9 settembre 1976 a Palma di Maiorca in seguito ad un incidente stradale. Prima era scomparso un rapporto importantissimo, quello effettuato da due poliziotti spagnoli dietro richiesta dell'Interpol ed in cui erano state prese al cadavere rinvenuto nella macchina dell'incidente impronte digitali (fondamentali per il riconoscimento in quanto il Nardi, detenuto più volte, era schedato in Italia), fotografie, peso ed altezza. Adesso è scomparsa l'ultima prova valida per un suo riconoscimento (eccezion fatta per quello effettuato dalla madre e da altri familiari), l'autopsia del cadavere. Secondo quanto hanno rivelato ieri sia il quotidiano delle Isole Baleari «Ultima Hora» sia l'emittente radiofonica dell'isola «Radio Mallorca», e sparita l'autopsia del cadavere nientemeno che negli archivi del tribunale che la custodiva, quello di Manacor. Negli archivi, guarda caso, è rimasto solo un passaporto intestato a Gianni Nardi, consegnato al giudice che istruì il caso dalla madre del famigerato terrorista nero, la signora Cecilia Amadio. Chissà perché i ladri della preziosissima autopsia non se lo sono portati via. Riassumendo, l'unica prova che dica che il cadavere seppellito nella fossa comune di Campos, un paesino vicino a Santanyi, il luogo dell'incidente, è il riconoscimento fatto dai familiari. Il dubbio, dopo le dichiarazioni di Donatella Di Rosa, che ha asserito di essersi incontrata più volte con il Nardi dopo la sua morte ufficiale, rimane. Secondo quanto pubblicato ieri dal quotidiano «Ultima Hora», fonti diplomatiche ita- liane hanno ottenuto dalle autorità spagnole il permesso di riesumare il cadavere di Gianni Nardi: l'operazione è prevista per oggi a mezzogiorno. «Ultima Hora» - che ieri titolava un lungo articolo con un significativo «L'autopsia del falso Gianni Nardi è "scomparsa" dal tribunale di Manacor» -, avanza inoltre dubbi sulla ricostruzione ufficiale dell'incidente, in cui «esisterebbero grandi lacune ed errori marchiani». L'incidente avvenne nella strada che collega Santanyi con il capoluogo dell'isola, Palma di Maiorca. Una Seat 127, targata V323885 sbatté in una curva molto pericolosa, conosciuta come la curva della morte, prima contro un muro, poi contro un camion che arrivava in senso contrario. La Guardia Civil de Trafico, corrispondente alla nostra polizia stradale, trovò un cadavere che identificò grazie al passaporto che aveva addosso, intestato ad Arnaldo Costa Viria, boliviano, l'identità falsa utilizzata allora da Nardi in Spagna. Ma - sottolinea «Ultima Hora» - «questa identità non figurava nella lista dei residenti del consolato di Bolivia, mentre la macchina era intestata a Gianni Nardi. Ciò nonostante la cosa venne sorvolata ed il cadavere venne sepolto nella fossa comune di Campos». Intanto torna a galla anche un altro cadavere, quello di un altro terrorista nero, Antonio Maino, trovato nella limitrofa baia Cala Santanyi. Un cadavere in tenuta da sommozzatore comparve il 1° luglio del '76, due mesi prima della presunta morte del Nardi-Costa Vina. Era orribilmente sfigurato ma dall'Italia arrivò il fratello, Giuseppe Maino, che lo identificò. Il vero o presunto Antonio Maino giace adesso, quando si dice il caso, nella fossa comune del cimitero di Figueroa. Anche Nardi, che secondo fonti dell'isola utilizzava molto spesso una sofisticata attrezzatura da sub, frequentava la baia dove venne rinvenuto morto il sommozzatore. Di più: aveva affittato proprio nella stessa baia un lussuoso appartamento. E pare che in quel periodo siano stati rinvenuti anche altri sommozzatori morti, italiani e francesi. Si sospetta che nella zona i sommozzatori stessero cercando una barca affondata che conteneva lingotti d'oro frutto di una rapina in una banca di Nizza. Gian Antonio Orighi Oggi viene riesumato il cadavere del terrorista nero Dubbi anche sulla ricostruzione dell'incidente in Spagna Il terrorista nero Gianni Nardi, al centro di un giallo

Luoghi citati: Bolivia, Italia, Madrid, Maiorca, Spagna