Stagione di tartufi tra fiere e ristoranti

FESTE DI COLLINA FESTE DI COLLINA Stagione di tartufi tra fiere e ristoranti TARTUFI e vino: richiami d'autunno classici per una gita in Langa o nel Monferrato. E' la stagione delle brume, dei filari di vigna appena vendemmiati che hanno ormai le foghe rosse. Viene voglia di tepore e piatti fumanti. E di tartufi. L'occasione per immergersi nell'afrore della famosa trifola piemontese è offerta dalle rassegne di Alba e del Monferrato. Ad Alba, fino al 24 ottobre si celebra la Fiera Nazionale del Tartufo. Una passeggiata in via Maestra, uno sguardo alle vetrine delle gastronomie., basta a far capire che cosa significhi il tartufo per queste zone. Nel cortile della Maddalena c'è la mostra concorso dei tartufi. In piazza Medford, la trattoria della fiera intitolata a «Giacomo Morra», il commerciante che per primo intuì e sviluppò il mercato dei tartufi d'Alba. Anche l'Astigiano dedica giornate intense ai tartufi del Monferrato. Domenica 17 ottobre c'è il mercatino a Mombercelli, il 24 e il 31 ottobre la Fiera di Moncalvo, il più importante appuntamento con la trifola bianca monferrina. Quest'anno però i trifolao protestano sulle norme che delimitano la libera ricerca e minacciano il boicottaggio dei mercati. Sarà anche per questo che il prezzo è salito attorno alle 200 mila lire l'etto (2 milioni al chilo). I mercati astigiani proseguiranno ogni domenica di novembre e dicembre: Nizza il 7, Canelli e Villafranca il 14 novembre, Montechiaro il 21, Castelnuovo Don Bosco il 28, Costigliole il 5 dicembre. Gran chiusura ad Asti domenica 12 dicembre con l'asta finale che determinerà il prezzo del mercato fino a Natale. Ma i tartufi non viaggiano da soli. Nei mercatini si troveranno altri prodotti tipici, formaggi, salumi, dolci, miele. E nei ristoranti della zona saranno offerti menù a prezzi promozionali. Ulteriori informazioni allo 0141/593.011 oppure 353.905. Anche la Langa propone richiami d'autunno: dieci ristoranti della Comunità Montana vai Bormida, offrono un menù speciale al prezzo «anticrisi» di 30 mila lire, vini compresi. Ci sono piatti locali, dalla Robiola di Roccaverano doc, al cotechino con «sausa d'avìe», condimento a base di miele al quale è unita polvere di senape e noci pestate.

Persone citate: Giacomo Morra