Si apre il sipario sul teatro torinese

il sipario sul teatro torinese il sipario sul teatro torinese TEATRO nella bufera. Budget ridotti al lumicino, necessità di fare economie, e, spesso vicinissimo, lo spettro del fallimento e della chiusura. Il problema riguarda tutti, grandi e piccoli, ma la voglia di andare avanti non manca: le stagioni continuano e come ogni anno a quest'epoca i teatri presentano i loro cartelloni. Il TEATRO STABILE propone al Carignano e al Colosseo i suoi 24 spettacoli. A inaugurare la nuova stagione delle produzioni del teatro pubblico il 9 dicembre al Teatro Carignano sarà «L'affare Makropulos», un testo dello scrittore Karel Kapek fino ad oggi quasi sconosciuto al pubblico italiano. E' la storia grottesca di una donna della rispettabile età di 300 anni che ha conservato l'aspetto di una creatura giovane e seducente. A conoscenza di molti segreti è però stanca della vita nonostante la gloria di cantante famosa a livello mondiale. L'opera è una comproduzione tra lo Stabile e il Teatro di Genova; la regia è di Luca Ronconi, protagonista Mariangela Melato. In gennaio (dal 26, Carignano) «Venezia salva», un testo di Simone Weil ispirato a una celebre congiura degli Spagnoli contro Venezia! Un testo che vede, grazie a Ronconi, il primo allestimento teatrale. Poi una produzione a firma Giorgio Barberio Corsetti, «La dodicesima notte» di Shakespeare (dall'I 1 maggio al Carignano), e il ritorno di Anna Maria Guarnieri il 25 maggio al Carignano, che interpreta «Nella gabbia», un testo di Henry James tradotto da Enzo Siciliano. La regia è ancora di Luca Ronconi. E' folto il calendario degli spettacoli ospiti, che si inaugura il 26 ottobre con «Berenice» di Racine, capolavoro (Compagnia Teatro Parenti) con Adriana Asti, per la regia della Shammah, sarà al Carignano dal 5 al 9 del mese: è la storia di un amore tra poveri. Non manca nel cartellone Paolo Poli, una presenza di rito. Al Carignano dal 15 febbraio propone «La leggenda di San Gregorio». Il 22 al Colosseo è la volta de «L'idiota» di Dostoevskij, con Roberto Sturno, per la regia di Glauco Mauri, mentre al Carignano dal 23 febbraio va in scena «Le metamorfosi» di Kafka. Marzo porta al Carignano «La morte e la fanciulla» di Dorfman con Carla Gravina per la regia di Giancarlo Sbragia (1-13) e «La resistibile ascesa di Arturo Ui» di Brecht con Eros Pagni, regia di Marco Sciaccaluga (1527). Al Colosseo c'è «L'onorevole, il poeta e la signora» di De Benedetti, con la coppia Monti-Giordana, regia di Antonio Calenda (8-13) e «Napoli milionaria!» di Eduardo, con Carlo Giuffrè, regia di Patroni Griffi (2231). «La vita che ti diedi» di Pirandello, con Marina Malfatti per la regia di Luigi Squarzina, inaugura l'aprile al Colosseo (5-10). Al Carignano sempre di Pirandello c'è «I giganti della montagna» con Leo De Berardinis (6-10), poi «Porcile» di Pasolini, della compagnia I Magazzini (19-23) e «Ifigenia» di Euripide con Anna Maria Guarnieri, regia di Massimo Castri j (26-1° maggio). Completa il cartello-f ne «Aminta» di Tasso (3-8 maggio); con la regia di Ronconi. E' prodotto^ dal Teatro di Roma. Abbonamenti 210 e 175 mila lire, riduzioni varie. Biglietti 36 e 23 mila. Informazioni 517.62.46. Anna Proclemer in «Danza di morte» al Carignano Cristina Caccia

Luoghi citati: Napoli, San Gregorio, Venezia