Eltsin ordina «La Pravda cambi nome»

Pena la chiusura Pena la chiusura Eltsin ordina «La Provila cambi nome» MOSCA. Giro di vite a Mosca sulla stampa anti Eltsin. I quotidiani Pravda e Sovietskaia Rossia, organi ufficiosi dei movimenti nazional-comunisti, dovranno cambiare nome, sostituire gli attuali direttori e registrarsi di nuovo presso il ministero dell'Informazione. Lo stesso ministero ha promosso un'azione penale contro i responsabili delle testate come complici dei rivoltosi del Soviet Supremo. Il collettivo della Pravda, riferisce l'agenzia Itar-Tass, si è riunito in assemblea per discutere il provvedimento ed eventualmente respingerlo. Peggio è andata al quotidiano «Dien» e altre quattordici pubblicazioni settimanali e mensili, che sono state definitivamente chiuse per le stesse ragioni. Soppressa anche la popolare trasmissione televisiva «600 secondi» che veniva irradiata da San Pietroburgo. Ancora la Itar-Tass riferisce che il presidente Boris Eltsin sta preparando un decreto per indire un referendum sulla nuova Costituzione. La consultazione si terrà il 12 dicembre prossimo, contemporaneamente alle elezioni per la nuova Assemblea della Federazione russa destinata a sostituire il disciolto Soviet Supremo. La Itar-Tass attribuisce la notizia a non meglio precisate fonti degne di fede. La domanda del referendum sottoposta agli elettori sarebbe semplicemente la seguente: «Approvate voi la Costituzione della Federazione russa?». Intanto a Mosca è in corso una massiccia espulsione di ceceni, georgiani e azeri, in forza del decreto sullo stato di emergenza. Li si accusa di vivere di traffici illeciti. Eltsin aveva promesso di «ripulire» la città della loro presenza. [Ansa]

Persone citate: Boris Eltsin, Eltsin

Luoghi citati: Mosca, San Pietroburgo