Il Toro chiede il Combi

Situazione paradossale dopo il no a utilizzare il Filadelfia Situazione paradossale dopo il no a utilizzare il Filadelfia Il Toro chiede il Combi La società granata cerca ospitalità dove «vive» laJuve da molti anni Se scoppia, è una bomba che acceca e assorda. Se non scoppia, o non si vede scoppiare, può essere un esperimento sotterraneo, un'esplosione in grotta che è seguita più dai fisici (in questo caso burocrati), dai politici e dai diplomatici che dal pubblico. Il Torino ha chiesto al Comune di potersi allenare al Combi, quello dove si allena, da tempo immemorabile, la Juventus, adesso specialmente con i ragazzini, visto che la prima squadra va molto sovente ad Orbassano. Il Combi è comunale, e al Torino fan sapere che viene dato in affitto alla Juventus al prezzo simbolico di 100.000 lire annue. Se l'inagibilità del Filadelfia, proprietà del club granata, si allargherà anche agli spogliatoi, e in tal caso i giocatori granata dovrebbero arrivare sul campo glorioso già in divisa da fatica, ecco che il Torino chiederà di poter usufruire anch'esso di im impianto che ò della città. La Juventus, ovviamente, non può essere di questo parere. L'accordo con il Comune, al di là di ogni definizione economica, è un vero contratto, e rinnovato di recente per altri cinque anni. In casa bianconera si fa notare che, proprio sulla base di questo contratto, la Juventus - che però non emette dichiarazioni ufficiali - ha fatto importanti opere di manutenzione e di miglioria, per chi si allena e per chi assiste agli allenamenti, e ha messo a disposizione della circoscrizione un campo di calcio attrezzato. Di spartizione con coinquilini non si può parlare: e questo senza tirare in ballo l'allergia dei tifosi granata a spostarsi in una zona connotata come bianconera. La bomba e pronta, la miccia è accesa ma è lunga, ed ha delle strane (o no?) serpentine. Passa infatti per lo stadio detto Comunale, per lo stadio detto Filadelfia, per lo stadio detto Delle Alpi. La Juventus potrebbe ottenere l'uso dei locali sotto le gradinate del Comunale che è di proprietà della città, ha offerto un piano di grossi lavori con grosse spese, in sintonia con il Coni che vuole spostare lì i propri uffici e quelli delle Federazioni. Il Torino non aveva chiesto nulla e per minore disponibilità economica e contando ancora, almeno ufficialmente, sul Filadelfia da restaurare (vedi progetto di Goveani). Le difficoltà a dar corpo ai progetti di un Filadelfia ristrutturato è un colpo per il Torino, che si sente tagliato fuori, da difetti suoi (se è un difetto non avere soldi) e da iniziative altrui. E' un derby, insomma, giocato per ora a colpi di richieste nero su bianco. In Comune per ora prendono tempo: quando arri- vera la richiesta del Torino la esamineremo, si dice. Il Torino aveva avviato (Borsano presidente) l'operazioneBorgaro, per un campo di allenamento fuori Torino finanziato in parte dal credito sportivo, ma tutti sanno come è andata a finire. E ora la squadra dovrà forse allenarsi al Ruffini o al campo Agnelli, quello dei Salesiani. Il Delle Alpi c'entra per ora di striscio, più che altro per vanificare le speranze sul Filadelfia, visto che per trent'anni le partite di Juventus e Torino sono previste lì (pena un contenzioso tra Comune e Acqua Marcia). Entrerebbe però in un discorso complessivo se e quando prendesse corpo in città una situazione paradossale, una patatona bollente per il sindaco Castellani: Torino avrebbe uno stadio modernissimo, un Comunale che non vuole saperne di morire, un Filadelfia che sta lì a invecchiare fra i sogni e i pericoli, dunque tre stadi o almeno tre ipotesi di stadio sempre interessanti e valide, e vedrebbe le due sue massime squadre intente a litigare per l'uso di un campo di allenamento. Con la Juventus nella parte di un inquilino che ha fatto tanti lavori dentro l'abitazione per la quale ha un regolare contratto di affitto, e con il Torino nella parte del senza tetto che possiede un hotel ma non può andarci ad abitare neppure con la famiglia. [g. p. o.] In Comune per ora nessun commento all'iniziativa A sinistra, Valentino Castellani sindaco della città; qui a fianco Goveani, presidente del Torino

Persone citate: Agnelli, Borsano, Castellani, Combi, Goveani, Ruffini, Valentino Castellani