Torna in pretura (truffa) l'agente di cambio fallito

Torna in pretura (truffa) l'agente di cambio fallito Avrebbe rastrellato azioni con due complici Torna in pretura (truffa) l'agente di cambio fallito Processo in pretura all'agente di cambio fallito Nicola Cavallo. E' accusato di avere truffato l'industriale e presidente della banca di credito fondiario Fon Piemonte Cornelio Valetto, punto di riferimento nella de torinese degli amici del presidente Scalfaro. Con Cavallo, protagonista nel 1992 di un crack da 9 miliardi, avrebbero agito Giuseppe Berzano e Elio Busetti, ex amministratori di una concessionaria di borsa, la Sogest di Asti, che ha trattato l'acquisto di decine di migliaia di azioni Saiag, l'azienda di Valetto. Il pm Pacileo sostiene che i tre imputati ebbero 140 milioni dal cavalier Valetto per 30 mila azioni ordinarie Saiag, senza mai aver consegnato i titoli all'acquirente Nel corso dell'udienza di ieri, davanti al pretore Girolami, si è cercato di chiarire una circostanza chiave del proI cesso: se l'operazione fosse stata I richiesta dall'industriale cana- vesano o accettata da lui, dopo una speculazione sul suo titolo. Il direttore finanziario dell'azienda, Sergio Cascone, ha spiegato che nel periodo in cai avvennero queste operazioni estate 1990 - il titolo Saiag aveva un «andamento alterno», e «comunque inferiore al valore della società». Ha poi precisato che il «dottor Valetto incontrò Berzano e Cavallo per una consulenza finanziaria, ma che mai aveva affidato loro l'acquisto di azioni. Il nostro agente di cambio era Giubergia». E' un fatto che la concessionaria, che lavorava con Cavallo, rastrellò in quel periodo azioni ordinarie Saiag per 163 milioni, tornò a comprare 20 mila azioni risparmio e altre 11 mila ordinarie. Secondo l'accusa, Valetto si sarebbe piegato ad acquistare parte di quelle azioni a condizioni superiori ai valore di mercato per fare cessare le speculazioni sul titolo.

Luoghi citati: Asti, Piemonte