Cattolici siamo al collasso

Cattolici^ siamo al collasso Il nuovo saggio sul «Problema politico IL CASO. Cattolici^ siamo al collasso Buttiglione: e ora ricominciamo a pensare ROMA DAL NOSTRO INVIATO Cattolici, ricominciate a pensare. Ma ricordate una cosa: «Il problema di fondo, quello vero, oggi, è uno solo: avere un'interpretazione della storia contemporanea». Parla a bassa voce il professor Rocco Buttiglione, docente universitario, filosofo stimato dal Papa e autore di un volume, Il problema politico dei cattolici (editore Piemme) fra qualche giorno in libreria. E a pagina 88 del suo libro lancia un'accusa precisa: «Le ragioni dell'inferiorità della cultura cattolica negli Anni Sessanta in Italia, e poi del suo successivo collasso, vanno ricercate in gran parte nel fatto che essa non ha avuto una sua interpretazione della storia contemporanea, ma ha adottato un'interpretazione di questa storia che non le apparteneva e non poteva appartenerle». Cultura succube e priva di identità. Cultura in ginocchio. Pochi valori e molta sociologia, la laicizzazione radicale della politica, un po' di psicanalisi, culto dell'idea di progresso e robuste dosi di marxismo. Dagli Anni Sessanta a oggi il cattolicesimo ha attraversato un lungo autunno. Antonio Gramsci e Scuola di Francoforte, Ernst Bloch, Erich Fromm, Franco Rodano e tanti altri. E il Vangelo? E l'«awenimento cristiano»? Appannati, sostituiti con altre cose. Risultato? «Il collasso». La cultura-fotocopia non ha funzionato. E se il cattolicesimo politico è oggi alle corde è anche perché, secondo Buttiglione, l'impalcatura ideale che lo sostiene è debole, troppo debole, senza lo spessore necessario ad affrontare la sfida dei tempi. Dunque? Dunque i cattolici tornino all'essenziale. Lascino da parte la sociologia e riscoprano le loro radici. «Non si tratta di ritornare al passato - dice il professore - ma di ricominciare a pensare il presente a partire dall'idea di verità». Idee forti. «Non è possibile oggi proporre un insegnamento morale senza radicarlo più fortemente e chiaramente in Cristo, come luogo della rivelazione all'uomo della verità sull'uomo stesso». Sembra di sentire l'eco di Wojtyla. La «summa» di Buttiglione e di 350 pagine e affronta a tutto campo la cultura di oggi per riproporre il cristianesimo di sempre. Non a caso. Venticinque anni fa il filosofo Augusto Del Noce pubblicò un libro intitolato «Il problema politico dei cattolici». Buttiglione, che di Del Noce è stato allievo e del suo pensiero ò l'erede, ripropone oggi lo stesso titolo e lancia la sfida. Problema politico dei cattolici. Scusi professore, ma non è l'unità il problema numero uno dei cattolici? «No, l'ho già detto. Oggi il prò- blema è un altro: capire come la loro fede può diventare cultura e fornire un modo per vedere "con più verità" quello che succede». Ma se allora il problema è prima di tutto «di cultura», come dice lei, perché i vescovi continuano a parlare di «unità dei cattolici?» «Vede, secondo il cattolicesimo, l'uomo non è solo individuo: è anche comunità. Io non posso dire chi sono, se non includo nella definizione della mia persona anche le persone che amo: mia moglie e le mie figlie, la famiglia, la nazione, l'intera comunità. L'uomo ha una personalità "comunionale". E in coloro che riconoscono Cristo come centro della loro vita, questa personalità emerge fin da ora, qui, nel momento storico che stiamo vivendo. E' naturale allora che come cattolici cerchiamo di essere uniti: nel lavoro, nel discorso culturale, e quindi anche nella politica?. Nella politica o in un partito? «C'è un'unità di fondo che investe due piani: la difesa della persona e la difesa della libertà della Chiesa. Su questo è lecito chiedere una unità di tutti i cattolici». Però i vescovi continuano a sostenere il partito unico dei cattolici.., «Non necessariamente. I vescovi dicono questo: è opportuno che i cattolici siano uniti anche in un solo partito. Ma poi aggiungono un'altra cosa: vedete se siete capaci di produrre una sintesi politica così ampia e giusta che vi possano aderire tantissimi cattolici e non cattolici, perché questo, oggi, è necessario per il bene del Paese». Mauro Anselmo «La sfida si gioca nella cultura dobbiamo tornare alle radici» //filosofo che piace a Wojtyla: «Dobbiamo trovare un modo per vedere con più verità quello che succede» 993 ULTURA saggio sul «Problema politico

Luoghi citati: Francoforte, Italia, Roma