Nobel per la chimica a Jurassic Park di Piero Bianucci

Premio a Mullis per il metodo di intervento sul Dna che ha ispirato l'autore del libro Premio a Mullis per il metodo di intervento sul Dna che ha ispirato l'autore del libro Nobel per la chimica a Jurassic Park La tecnica permette la diagnosi di Aids e malattie ereditarie Il Nobel '93 per la fisica viene dalle profondità dello spazio interstellare. Quello per la chimica dalla profondità del secreto della vita, cioè dal Dna, l'acido che custodisce il codice genetico. Due fisici statunitensi, Russell Hulse e Joseph Taylor, incassano quasi un miliardo e mezzo di lire per aver trovato indizi delle onde gravitazionali. Altrettanto si spartiscono i chimici Kary Mullis, americano, e Michael Smith, inglese trapiantato in Canada, per aver trovato un prezioso metodo di analisi del Dna e il modo di controllarne le mutazioni. Ma c'è un vincitore occulto, che i miliardi li ha già fatti pur senza prendere il Nobel, ed è il regista Steven Spielberg: il metodo di analisi del Dna premiato dagli accademici di Stoccolma è infatti quello che in «Jurassic Park» (e prima ancora nel romanzo di Crichton) si immagina possa servire a resuscitare i dinosauri. Così il Nobel aggiungerà pubblicità a pubblicità e farà piovere sul bagnato. Partiamo dunque da questo hollywoodiano (ma meritatissimo) Nobel per la chimica. Kary Mullis, 49 anni, ricercatore a La Jolla, dove lavorava anche il nostro Nobel Renato Dulbecco, ha ideato nel 1985 un metodo noto in sigla come Per, iniziali di «polymerase chain reaction». Questa tecnica permette di duplicare in poche ore per milioni di volte un segmento di Dna. Benché si tratti di una tecnica di laboratorio che ha soltanto otto anni, le applicazioni sono già moltissime: diagnosi di malattie ereditarie, di infezioni virali (in particolare del virus dell'Aids) e di infezioni batteriche, senza dover ricorrere a lunghe colture come si faceva fino a poco tempo fa. Ma l'applicazione più importante è nella ricerca di base: è grazie alla tecnica Per se si è potuto affrontare il Progetto Genoma Umano, cioè la lettura integrale del patrimonio ereditario della nostra specie. Quel- lo che possiamo considerare il «piano di costruzione» di un uomo è composto di tre miliardi di informazioni, equivalenti a una biblioteca di qualche migliaio di volumi. Non sarebbe stato possibile decifrare una tale massa di dati senza un metodo veloce e relativamente economico come quello ideato da Mullis. Il Progetto Genoma impegna laboratori di tutto il mondo, costa circa 4 miliardi di dollari e, proprio grazie alla tecnica Per, è già molto vicino alla conclusione. Per inciso, Renato Dulbecco ne è stato un grande sostenitore ed è tornato in Italia proprio per seguire questo progetto nel nostro Paese. Con la «polymerase chain reaction» è anche possibile restaurare Dna fossile, specialmente se ben conservato, come avviene nell'ambra. Di qui lo spunto del libro di Crichton e del film di Spielberg. Che è certo per ora al di là di qualsiasi possibilità concreta di realizzazione, ma non privo di fondamento scientifico. Michael Smith, 61 anni, originario del Regno Unito, è attualmente direttore del Laboratorio di biotecnologia dell'University of British Columbia a Vancouver, Canada. Nel suo lavoro ha studiato soprattutto le mutazioni che avvengono talvolta nel Dna e ha scoperto come, utilizzando gli oligonucleotidi, sia possibile orientarle per poi applicarle allo studio delle proteine codificate da singoli segmenti di Dna. E veniamo al Nobel per la fisica. Russell Hulse, 42 anni, e Joseph Taylor, 52, lavorano alla Princeton University. Nel 1975 scopersero una pulsar doppia: cioè due stelle morte superdense in orbita intorno al loro baricentro. Ognuna di esse ha una massa pari a una volta e mezzo quella del Sole ma il loro diametro è appena di una decina di chilometri. Un'orbita completa viene percorsa in 8 ore perché le due pulsar sono vicinissime (2-3 volte la distanza Terra-Luna). Il risultato è che un effetto previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein - lo spostamento del perielio - viene così molto amplificato e diventa facilmente osservabile. Lo spostamento è la prova indiretta dell'esistenza delle onde gravitazionali. Nel caso delle pulsar, il perielio slitta di 4 gradi all'anno, una quantità ben misurabile in base ai segnali radio emessi dalle pulsar. Uno slittamento simile era già noto per il pianeta Mercurio, ma risulta trentamila volte più piccolo. Piero Bianucci Kary Mullis, 49 anni, statunitense ha vinto il Nobel per la chimica Al metodo di intervento sul Dna inventato da Mullis si è ispirato l'autore di «Jurassic Park»

Luoghi citati: Canada, Columbia, Italia, Jurassic Park, Regno Unito, Stoccolma, Vancouver