Il signor Jurassic, un Nobel di follie di Piero Bianucci

Il signor Jurassic, un Nobel di follie Lo scienziato premiato per le scoperte sul Dna: vivo su una palafitta e spoglio le ragazze Il signor Jurassic, un Nobel di follie GLI piacciono - dice - le ragazze con 10 mila giorni di vita. Diecimila diviso 365 fa 27 anni e 5 mesi. Se gli capita, si diverte a fotografarle «vestite soltanto di luce». Poi però la luce la spegne, o almeno la attenua per mezzo di un suo speciale sistema di interruttori comandati a distanza. Abita in una casa hippie su palafitte che spuntano dall'Oceano Pacifico davanti alla costa della California e nel tempo libero si dedica allo studio degli allucinogeni. Ma non è un playboy. E' uno dei quattro premi Nobel '93 - due per la chimica e due per la fisica - consacrati ieri dall'austera Accademia di Stoccolma. Più precisamente, è il quasi cinquanten- ne (600 mesi, 18 mila 250 giorni) Kary B. Mullis, premiato per la scoperta di una tecnica che fotocopia il Dna, la cassaforte del patrimonio ereditario. Degli altri Nobel parliamo in una pagina interna. Ma Mullis merita la prima pagina. Non soltanto per queste stravaganze, che del resto trovano in noi comprensione e indulgenza. La sua invenzione, nota come Per, iniziali di «polymerase chain reaction», è alla base della storia di «Jurassic Park», libro di Crichton e film di Spielberg, attuale campione mondiale di incassi. E' con la Per che si può pensare di far rinascere i dinosauri. Ed è con la Per che si può scoprire un assassino a partire da un capello. O un criminale nazista da un pezzetto d'osso di origine controversa (è successo nel caso di Mengele). Ancora: è con la Per che si individua fin dalle primissime fasi l'Aids, un tumore, un difetto genetico. Perché la Per è un moltiplicatore di Dna: in poche ore, utilizzando l'enzima po- limerase, duplica a milioni il frammento di informazione genetica che ci interessa permettendoci di restaurarlo e riconoscerlo anche se l'originale era piuttosto malconcio, come succede se si tratta del Dna di un dinosauro, di una SS o anche semplicemente di un soldato morto in Vietnam che la famiglia vorrebbe identificare al di là di ogni dubbio. Stravaganza e senso dell'umorismo sono comuni tra gli scienziati. Il genio scientifico consiste nel saper guardare i problemi da un punto di vista diverso dal normale: è lo stesso principio dell'umorismo. Il fisico Richard Feynman fu il prototipo di questo scienziato. Tra i colleghi i suoi scherzi sono diventati classici dell'aneddotica. Mullis però corrisponde anche al mito popolare che accoppia «genio e sregolatezza». Sregolato in molte cose, inclusa l'amministrazione del suo conto in banca. L'idea della Per gli venne nel 1983 mentre era al volante di una Honda Civic e si arrampicava sui tornanti delle montagne californiane. Frenò, e in pochi minuti annotò l'intuizione. Che poi vendette alla società Cetus per 15 milioni di lire. La Cetus a sua volta la cederà alla Roche per 450 miliardi. Il Nobel (poco meno di un miliardo e mezzo, che però dovrà dividere con un collega) a paragone è un pugno di spiccioli. Ma ci sono cose, dice Mullis, che non hanno prezzo. Piero Bianucci SERVIZIO A PAGINA 14

Persone citate: Crichton, Mengele, Mullis, Richard Feynman, Roche, Spielberg

Luoghi citati: California, Stoccolma, Vietnam