« Condannate madre e figlia a 21 anni» di Claudio Cerasuolo

Il dott. Di Salvo non chiede l'ergastolo per le donne che uccisero il padre-padrone Il dott. Di Salvo non chiede l'ergastolo per le donne che uccisero il padre-padrone « Condannate madre e figlia a 21 anni» La requisitoria delpm per il delitto del freezer Per Francamaria Bauso, 22 anni, accusata assieme alla madre Grazia Fichera, 43 anni, dell'omicidio del padre, l'incubo dell'ergastolo si allontana. A conclusione della sua requisitoria, il pm Emanuele Di Salvo ha chiesto per entrambe la condanna a ventuno anni e tre mesi di reclusione: 21 per l'omicidio e 3 mesi per il reato di soppressione del cadavere. Una pena contenuta grazie al bilanciamento delle attenuanti generiche con le aggravanti della premeditazione e del vincolo di parentela con la vittima. Il 9 agosto del '91, madre e figlia, esasperate dai maltrattamenti del padre-padrone, che negli ultimi tempi aveva tentato di abusare della figlia, decisero di accettare l'aiuto di Romilda Odin, tossicodipendente, amica di Francamaria (la posizione di Romilda, arrestata a Madrid, è stata stralciata dal processo in attesa dell'estradizione). Sciolsero nella minestra le pastiglie di Roipnol portate da Romilda. Graziano Bauso accusò subito una sonnolenza incontrollabile, Romilda gli praticò un'iniezione di morfina provocandone la morte. Le tre donne nascosero il cadavere nel freezer, e una settimana dopo lo sotterrarono un una buca del magazzino di casa, a None. I ricatti fatti da Romilda, dal convivente tunisino della ragazza e dall'amico Forneron pei tacere il tremendo segreto, consentirono ai carabinieri di scoprire il delitto. Il cadavere, semidistrutto dall'acido eloridrl co versato nel freezer per evitare che puzzasse, fu recuperato nel settembre del '92. Da allora le due donne sono in carcere alle Nuove. Ha affermato il pm: «La confessione delle imputate ha numerosi riscontri. L'unico punto oscuro sono le molestie sessuali che Francamaria avrebbe subito da parte del padre, soprattutto l'ultimo episodio avvenuto due sere prima del delitto, e che per i periti professori Andreoli e For- nari sarebbe stato l'elemento scatenante». Per il pm «è abbastanza verosimile che quella sera si sia verificato un episodio di violenza. Grazia Fichera è stata precisa: "Graziano prese la pistola, la mise sul tavolo e mi disse di non impicciarmi. Questa ragazza io la voglio. E cominciò a sbottonarsi i pantaloni mentre afferrava Francamaria e le strappava la camicetta". Il problema è: possiamo credere alle due donne?». L'attenuante della provocazione non può essere concessa: «Lo stato d'ira provocato dai maltrattamenti può protrarsi a lungo ma deve essere connotato da una reazione emotiva ad un fatto ingiusto: se l'episodio di violenza sessuale si è verificato può aver provocato lo stnto d'ira che per il codice costituisce l'attenuante della provocazione. E' la corte che deve decidere». Oggi la parola passa al difensore, avvocato Alfredo Merlo. La corte si riunirà in camera di consiglio venerdì. Claudio Cerasuolo Grazia Fichera e la figlia Francamaria hanno confessato il delino L'unico punto oscuro, secondo il pm, riguarda le molestie sessuali che Francamaria avrebbe subito dal padre

Persone citate: Alfredo Merlo, Andreoli, Bauso, Di Salvo, Emanuele Di Salvo, Grazia Fichera, Graziano Bauso, Romilda Odin

Luoghi citati: Madrid, None