Maltempo, nuovo allarme rosso al Nord di R. Cri.

Maltempo, nuovo allarme rosso al Nord Da oggi altre forti piogge. Chiusa l'autostrada Torino-Aosta, Fréjus e Moncenisio vietati ai Tir Maltempo, nuovo allarme rosso al Nord Situazione sempre critica sul Lago Maggiore, interviene l'esercito E' sempre allarme rosso per il maltempo nel Nord Italia. Anche ieri è piovuto su gran parte delle regioni, sia pure con minore intensità, e le previsioni non promettono nienti di buono per oggi e domani. L'arrivo di una nuova perturbazione da Ovest comporterà, secondo i meteorologi, nuove, copiose precipitazioni nelle prossime 24-48 ore. A preoccupare è soprattutto la piena di fiumi e laghi. Anche nella vicina Svizzera: tanto che è già cominciata l'evacuazione di 3000 persone a Locamo e mille ad Ascona. Ecco un quadro della situazione. PIEMONTE. Il lago Maggiore continua a far paura. Ieri pomeriggio il livello è risalito in tre ore di 20 centimetri. Le situazioni peggiori a Verbania, Cannerò, Arona e Baveno. Nel futuro capoluogo di provincia, nella piana di Fondo- toce, un gruppo di sei fabbricati è isolato, circondato da tre metri d'acqua. Gli abitanti utilizzano barche e gommoni. Emergenza anche al villaggio Santa Monica, ad Arona, abitato da circa 300 persone. L'acqua raggiunge il primo piano degli stabili. Da Verbania al confine svizzero la statale 34 è interrotta per frane. Uno smottamento minaccia l'abitato di Premeno. A Galliate il traliccio del metanodotto ha ceduto alla pioggia e quindi nella provincia novarese il gas verrà razionato nei prossimi giorni. Le scuole resteranno chiuse oggi e domani sia a Verbania sia nei centri rivieraschi. E ieri sera sono arrivate a Verbania unità della «Centauro» con mezzi anfibi e materiali per passerelle e interventi di emergenza. Sei frane sono cadute sulla provinciale della Val Grande, tra Rovegro e Cicogna. Molti dei collegamenti della regione sono ancora interrotti: l'autostrada Torino-Aosta è sempre interrotta nel tratto Volpiano-San Giorgio; in Val di Susa è vietato l'accesso ai mezzi pesanti diretti verso il Fréjus o il Moncenisio. LOMBARDIA. Allarme, in provincia di Brescia, a Bienno, antico comune che sorge sulle rive del torrente Grigna. Gli argini hanno tenuto, tuttavia il sindaco ha disposto l'evacuazione di una decina di famiglie. Anche la Regione Lombardia ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità. Le zone più colpite sono state il territorio milanese, quello pedemontano (Varesino, Comasco, Lecchese e Bergamasco) e delle valli bresciane; lungo le sponde dei laghi Maggiore e di Como, nel Cremasco e nell'Oltrepò Pavese. Negli ultimi giorni sono stati segnalati dissesti anche in Valtellina, con frane e smottamenti, e nell'alta Valchiavenna dove sono ancora isolati i comuni di Madesimo e Campodolcino a causa di una frana che ha bloccato la strada statale 36. TOSCANA. Il ministro dell'Ambiente Valdo Spini, dopo le prime valutazioni sui danni subiti in Toscana (si parla di circa 400 miliardi), si è spinto a chiedere che si istituisca un «task-force» della protezione civile per la valutazione delle situazioni a maggiore rischio. E ieri un altro movimento franoso ha bloccato la linea ferroviaria Pisa-Livorno-Grosseto, interrotta tra Vado e Castiglioncello. Le ferrovie hanno messo a disposizione dei passeggeri alcuni pullman di linea che seguono un percorso alternativo. [r. cri.]

Persone citate: Cicogna, Valdo Spini