Più grande il museo d'Artiglieria

40 L'assessore regionale Nerviani annuncia l'ampliamento e una grande mostra Più grande il museo d'Artiglieria Avrà altre sedi oltre al Mastio della Cittadella «Diventerà famoso nel mondo quanto l'Egizio» «Il Musco Nazionale dell'Artiglieria di Torino sarà ampliato in un complesso museale di livello mondiale, che non comprenderà solo i locali del Mastio della Cittadella. Avrà più sedi in città, con percorsi di visita integrati. Diverrà famoso quanto il Museo Egizio. Stiamo già studiando una mostra che nei primi mesi del 1994 permetterà di ammirare di nuovo le collezioni d'armi. Annoverano esemplari unici». Lo annuncia Enrico Nerviani, assessore ai Beni culturali della Regione. «I nostri tecnici sono al lavoro con la direzione militare del Museo per progettare la mostra. Le Forze Armate, padrone delle collezioni, hanno un progetto dell'architetto Gritella. Ma il Comune dovrà fare la sua parte, perché il Mastio è suo». Si parla dell'intervento di uno sponsor privato. Le autorità militari vogliono coivolgere l'Archivio di Stato e l'Università «i cui rappresentanti hanno espresso informalmente la loro disponihilità». E' previsto un incontro fra Regione, Comune e militari. Sarà un colloquio delicato. La Regione ha poche risorse, lo Stato non si è mai prodigato troppo per questo suo museo «Nazionale». Al ministero della Difesa dicono che per la manutenzione delle collezioni e acquisti si stanziano 200 mila lire l'anno. Il Comandante delle Regione Militare Nord-Ovest, generale Bonifazio Incisa di Camerana, tiene molto a questo museo. Con una lettera del 22 luglio sollecita un confronto con il Sindaco, al quale ricorda che il Municipio si era impegnato a stanziare nel 1992 un miliardo 750 milioni per il risanamento murario del Mastio, opere non realizzate. In agosto Nerviani aveva sottoposto i problemi del museo d'Artiglieria, chiuso da un anno, all'assessore alla Cultura Ugo Perone, che si era riservato una risposta a settembre, al momento di annunciare i suoi programmi. Quelli finora noti parlano di 2 miliardi e 300 milioni per riproporre l'Expo d'arti del 1902 e di mezzo miliardo per il Festival Cinema Giovani, ma di investimenti nei musei non fanno menzione. «I lavori per il Museo d'Artiglieria per ora non sono finanziati - dice l'architetto Florio della segreteria di Perone - ma l'architetto Bortolotti, che cura i beni monumentali del Comune, propone di mettere a bilancio almeno due miliardi nel triennio 94-96». Di fatto è un rinvio. Anche i progetti dei militari paiono controversi. Il colonnello Milella, alla guida della Prima Direzione Genio, parla della copertura del Mastio con un tetto simile a quello ligneo esistente i origine. Il colonnello Uzzo, direttore del Museo, e l'architetto Gritella dicono che «è un progetto superato: ce n'è uno più ambizioso». Piace a Nerviani, ma attende il sì di Perone. Intanto il musco d'Antichità e chiuso. Quello di Numismatica vive con 6 milioni l'anno per pubblicazioni e nuovi acquisti. «Il museo Pietro Micca - ricorda il generale Guido Amoretti - da anni non riceve una lira» salvo luce, telefono e quattro sorveglianti. Negli uffici tecnici comunali c'è chi dice che «i politici dopo i costi per la Galleria d'arte moderna sembrano preferire spese per manifestazioni piuttosto che per strutture, perché l'effimero crea meno impegni e elettoralmente offre più contatti». della Egizio» L'ingresso del museo. A destra un cannone della collezione

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