Accoltellalo mentre va al basket

34 Un altro allarme, Gabetti minaccia: «Potremmo giocare a porte chiuse» Accoltellalo mentre va al basket Milano batte Cantù, ma vince la violenza MILANO. Una delle classiche del basket, Milano-Cantù, non ha più forse il blasone di un tempo ma, del passato, conserva l'esasperata rivalità. Anzi, ne accentua i toni e rischia la tragedia: ieri, il prologo di Recoaro-Clear è stato da cronaca nera. Poco più di mezz'ora prima della partita, a qualche decina di metri dal Palatrussardi, appena fuori dalla stazione della metropolitana di Lampugnano, due gruppetti di tifosi sono venuti a contatto: una scaramuccia come purtroppo se ne vedono tante altre volte. Ma in questo caso viene risolta nel sangue: spunta un coltello, la lama colpisce all'addome Ernesto Ballabio, 30 anni, di Vighizzolo, una frazione di Cantù, disoccupato, che fa parte del gruppo degli ultras. Ballabio finisce all'ospedale, al Policlinico dove è sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. La prognosi è riservata, anche se non sembra sia in imminente pericolo di vita. La polizia intanto ha fermato i due giovani «rivali» per una serie di accertamenti. Un episodio senza motivi apparenti: «Pensare che c'è gente che va in un palasport con il coltello in tasca, mi angoscia e mi tramortisce», dice Roberto Allievi, canturino e vicepresidente vicario della lega. Allievi dice che l'episodio «ci deve mettere in guardia» e predica severità. Gianmario Gabetti, proprietario del club milanese, cerca e non trova uuna spiegazione, visto che alla terza giornata di campionato non ci sono neppure le esasperazioni dei momenti «caldi» dei playoff. E arriva a ipotizzare, la prossima volta, di giocare a porte chiuse. Sul campo tutto è filato liscio, tutto è rimasto tranquillo, con una Recoaro che ha dominato (93-74), dopo un inizio difficoltoso che l'aveva portata addirittura sotto di 11 punti (213 al 4'). L'ingresso di Pessina ha dato maggiore incisività al gioco d'attacco milanese (fino ad allora ancorato ad un misero 1/8 al tiro), la difesa di Cantù è stata costretta a stringere sotto canestro, lasciando più spazio sul perimetro e Antonello Riva ha vestito i panni del «giustiziere». La Clear è stata affondata proprio dai suoi ex: Riva con quattro conclusioni consecutive da oltre i m 6,25 e proprio Pessina hanno scavato un baratro nel punteggio: dal 18-17 del 9' (primo vantaggio della Recoaro con un canestro da tre punti di Ambrassa), si è passati al 38-24 del 15'. Partita praticamente finita, con Tabak assoluto dominatore ai rimbazi (21 suoi, 43-26 il computo totale a favore di Milano), Ambrassa positivo, Djordjevic appena normale ma comunque decisivo. La Clear ha mostrato tutti i suoi limiti, che non si possono spiegare con la sola assenza di Bosa, peraltro pedina fondamentale. L'olandese-americano Hammink è ingenuo, il negretto Hodges è un gran tiratore ma deve avere i blocchi giusti, cosa che accade raramente. Non è una situazione allegra quella dei brianzoli, che fra meno di tre settimane devono affrontare l'Euroclub. Si comincia a sussurrare di «taglio» per uno dei due stranieri. Non fa parte della tradizione di Cantù, ma la situazione attuale fa meditare. Nell'altra partita della giornata tra Caserta e Trieste, la Stefanel Trieste ha battuto la Juve Caserta per 90-89. La partita è stata decisa nell'ultimo minuto da due tiri liberi di Gentile, per la prima volta avversario della sua ex squadra, [c. p.] Programma: Milano-Cantù 93-74, Caserta-Stefanel 89-90; Virtus Bologna-Pistoia; PesaroVerona; Livorno-Treviso; Montecatini-Fortitudo Bologna; Reggiana-Roma; Venezia-R. Calabria. Classifica: Virtus Bologna p. 6; Stefanel Trieste 6; Recoaro Milano, Juve Caserta e Benetton Tv 4; Clear Cantù, Glaxo Verona, Cleenex Pistoia, Bialetti Montecatini, Burghy Roma e Scavolini Pesaro 2; Reggiana Reggio Emilia, Reggio Calabria e Reyer Venezia 0; Livorno -1; Fortitudo Bologna-4.