«Qui nessun piano eversivo» di Giancarlo Ansaloni
«Qui nessun piano eversivo» «Qui nessun piano eversivo» / magistrati di Trento bocciano l'allarme TRENTO. Un contorno «giallo» resta, ma di indagini su presunti o fantomatici piani eversivi di ambienti di destra, con logge coperte e terroristi croati, la magistratura di Trento non sa nulla. La smentita risoluta e senza margini di dubbio è venuta ieri mattina dal Palazzo di Giustizia del capoluogo tridentino, per bocca di due magistrati, il procuratore reggente Enrico Cavalieri e il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Kessler. I dubbi che alimentano ancora questa vicenda risiedono nel fatto che, sia negli ambienti giudiziari di Firenze sia in quelli giornalistici di Cosenza si insiste sul coinvolgimento di Trento quale centro delle presunte indagini, quantomeno quale teatro delle altrettanto ipotetiche intercettazioni telefoniche. Ma ieri il procuratore Cavalieri ha smentito in una nota che in Procura a Trento siano iscritti procedimenti per i reati di associazione sovversiva (articolo 270 codice penale), associazioni con finalità eversive (articolo 270 bis), istigazione di militari a disobbedire alle leggi (articolo 266) o altri reatri concernenti un presunto colpo di Stato, «fatto quest'ultimo - conclude la nota della Procura sconosciuto a questo ufficio». Ma in ambienti giudiziari non è escluso che intercettazioni telefoniche o indagini possano essere state effettuate a Trento su ordine di altre Procure. Potrebbe trattarsi dunque di uno scoop giornalistico andato a vuoto, oppure di notizie incontrollabili: ieri si era diffusa la voce di intercettazioni che avrebbero consentito la scoperta di conversazioni nelle quali due persone facevano riferimento ad un'azione armata per ottenere il controllo del centro Rai di Saxa Rubra per il tempo necessario a consentire di pren¬ dere il controllo dei ministeri più importanti. Il colloquio, si affermava ancora, sarebbe avvenuto alcuni mesi fa e sulla base di questi dati la magistratura trentina avrebbe aperto indagini ipotizzando i reati sopra accennati. Il colloquio sull'ipotetico colpo di Stato, sempre secondo le notizie dell'altro ieri, sarebbe avvenuto tra un esponente dell'estrema destra e un mercenario straniero. La vicenda viene collegata anche alla fuga dal carcere di Angelo Izzo, uno dei protagonisti del delitto del Circeo, indicato come appartenente agli ambienti del terrorismo nero, che prima di giungere a Parigi, dov'era stato poi arrestato, sarebbe passato per il Trentino e la ex Jugoslavia. In questi giri avrebbe avuto contatti con esponenti del terrorismo croato. Giancarlo Ansaloni
Persone citate: Angelo Izzo, Cavalieri, Enrico Cavalieri, Giovanni Kessler
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