I libri della pioggia di Silvia Francia

Che cosa leggono i torinesi nei mesi autunnali Che cosa leggono i torinesi nei mesi autunnali I libri della pioggia Un preoccupante calo delle vendite, tranne che fra gli economici Oriese eMaurensig nella hit-parade, i giovani preferiscono i gialli La pioggia che scroscia oltre i vetri, un'accogliente poltrona e un buon libro. Sere perturbate, propizie agli «ozii letterali». Almeno, così potrebbe essere. La realtà, a sentire i librai torinesi, è ben diversa. «Malgrado in questo periodo si esca meno di casa, ciò non implica che ci si dedichi a fervide letture: lo dimostra il calo delle vendite librarie, salvo che nel settore degli economici», lamenta Piero Femore, della Campus. Nella libreria di via Urbano Rattazzi 4, in testa alla hit-parade cartacea permangono, da mesi, Ortese e Maurensig, autori rispettivamente de «Il cardillo addolorato» e «La variante di Lunenburg». New-entry in vetta alle classifiche: «Metropolis» di Giorgio Bocca. Nel settore dei tascabili, dominano, invece gialli e classici. «Per l'autunno, comunque, suggerirei letture che rievochino la primavera aggiunge Femore - come "La cultura dei fiori" di Goody o il romanzo "L'incantevole aprile" di von Armim, edito da Boringhieri, o un dolce libro d'amore come "I ponti di Madison Country" di James Waller». In bella mostra fra gli scaffali della Campus, anche i recenti «Biografie di uomini non illustri» di Pontiggia - nostrana «Spoon River» con storie di gente comune - e «Leggere e amare» firmato dalla pubblicitaria Anna Maria Testa. «I ventun racconti della Testa ci venivano richiesti ancor prima della pubblicazione», commentano alla «Città del Sole», di via Po 57. Sull'altalena dell'insondabile, il successo di un personaggio noto e di temi accattivanti bilancia quello di un libro come «Storia di pazzi e di normali. La follia in una città di provincia», indagine firmata da Mauro Covacich sugli effetti della legge 180 a Pordenone. Più prevedibile - se non altro per la sapiente miscela di avventura, galanteria e mito - la fortuna di «L'ultimo playboy» ovvero «Vita di Porfirio Rubirosa», scritto da Andreas Zilcke e con belle immagini. L'oggetto dei desideri del lettore subalpino resta, comunque, diversificato: si va da «Jurassic Park» a «Lotte di giovani e altri racconti» di Pavese, edito da Einaudi mentre i giovani si orientano su letteratura gialla o manualistica. In tema di «Millelire» continua a stravincere la «Lettera sulla felicità» di Epicuro. Il richiamo a questioni attuali «premia» anche il romanzo: non a caso, alla Luxemburg di via Cesare Battisti 7, in cima alle classifiche di vendita c'è «I fantasmi di Mosca» di Enzo Bettiza, oltreché - e siamo a generi lontanissimi - «Prima che tu dica pronto» di Calvino e «Il cliente» di Grisham. Varietà anche nelle richieste registrate alla Dante Alighieri di piazza Carlo Felice 19: da «La signora De Winter» (seguito di «Rebecca» della Du Maurier) di Susan Hill a «Incipit» di Frutterò & Lucentini, da «Il pianeta dei dinosauri» di Piero e Alberto Angela a «Avanti Savoia» di Gianni Rocca. Buon successo - sostiene il titolare Nanni Fogola - anche per «La Rivoluzione Francese del 1789» di Alessandro Manzoni. Vittoria in casa, visto che a pubblicare il volume è la Fogola Editore. Silvia Francia

Luoghi citati: Mosca, Pordenone