Promosse Juve e Toro

Ora affronteranno Empoli e Parma CALCIO PRIMAVERA Coppa Italia: bianconeri ko a Cagliari, granata 0-0 col Como Promosse Juve e Toro Ora affronteranno Empoli e Parma Torino e Juventus sono promosse agli ottavi di finale della Coppa Italia Primavera. Ai granata, che all'andata si erano imposti per 3-1 sul Como, è bastato conservare lo 0-0 e chiudere senza affanni il confronto mentre per i bianconeri - sconfitti dal Cagliari per 1-0 - il 4-1 di una settimana fa ha garantito un tranquillo passaggio al turno successivo. Rampanti ha dovuto rinunciare a Falcone, convocato in prima squadra per la trasferta di Ascoli e ha schierato Piazza in porta, Quitadamo e Stringardi in marcatura, Rinaldi e Giubilato esterni e Geraldi libero. A centrocampo Briano, Costanzo e Marcolini, mentre in attacco si è affidato a Neroni e Graziane Poche le note di cronaca: primo tempo tutto del Como, che al 19' è andato vicino al gol con Morgandi il quale ha colpito il palo alla destra di Piazza. Nella ripresa, il Torino ha aumentato leggermente il ritmo ed al 73' Marcolini ha impegnato il portiere lombardo in una difficile parata a terra. Ma l'occasione migliore è capitata a Giubilato, il cui colpo di testa, al 90', ha sfiorato la traversa. La Juventus, invece, pur dominando, è uscita sconfitta da Cagliari per un'autorete di Del Nevo nei minuti finali: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il bianconero ha colpito male il pallone, spiazzando Squizzi. I ragazzi di Cuccureddu sono andati vicinissimi al gol al 5', quando Binotto dal limite ha centrato in pieno la traversa ed al 20' con Beltrame che si è liberato in area ma la sua conclusione è stata approssimativa. Il tecnico bianconero ha schierato una formazione tutta fatta in casa, affidandosi a giocatori del vivaio, senza i rinforzi di Baldini, Del Piero e Zoran Ban, convocati da Trapattoni per la gara con il Venezia. Buone le prove di Dal Canto, ormai una sicurezza, e del duo d'attacco Cammarata-Binotto. Negli «ottavi», Torino e Juventus incontreranno rispettivamente Parma ed Empoli. Aurelio Benigno