Il vetraio

Il vetraio Il vetraio Sepolto a Ronco Dalla vai Soana se n'era andato giovanissimo per cercare fortuna in Francia, a Parigi. Il mestiere di vetraio gli ha dato di che vivere e mantenere la famiglie: la moglie Murielle e il figlio Laurent. Celeste Babando, classe 1940, aveva un sogno: essere sepolto nella sua valle, a Ronco. Una malattia lo ha stroncato a fine di settembre. La sua famiglia si è messa in contatto con Silvano Crosasso, il sindaco di Ronco per il funerale: «Vuole riposare nel cimitero del paese accanto ai suoi genitori». Ma erano i giorni dell'emergenza maltempo: la vai Soana era isolata. Così l'ultimo viaggio di Celeste Babando si è fermato proprio sul confine tra Italia e Francia. Per dieci giorni la bara è stata sistemata provvisoriamente in una càmera mortuaria. L'altra mattina è stata aperta la pista tra Pont e i paesi dell'alta valle. E dal confine si è mosso il feretro di Celeste Babando. Ieri la sepoltura: una manciata di persone dietro la bara, dalla chiesa parrocchiale al cimitero. Niente discorsi, niente cerimonie ufficiali. Era solo un emigrante, che voleva tornare a casa.

Persone citate: Babando, Pont, Ronco, Silvano Crosasso

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi