La Mercedes risponde all'Alfa di Michele Fenu

Anche negli Anni Novanta resta stretto il rapporto tra corse e produzione Anche negli Anni Novanta resta stretto il rapporto tra corse e produzione La Mercedes risponde all'Alfa Dopo i successi italiani in Germania Positivi effetti della sfida sportiva MILANO. Una volta le corse costituivano un fattore importante nello sviluppo tecnico dell'auto. Oggi la situazione è cambiata: ricerca, computers, laboratori sono balzati in primo piano. Tuttavia, anche negli Anni 90, seppure con sfumature diverse rispetto al passato, il legame tra le competizioni e la produzione di serie resta stretto. E non solo per ragioni pubblicitarie. L'ultimo esempio in materia arriva dalla bella e lealissima battaglia che l'Alfa Romeo e la Mercedes hanno ingaggiato nel Deutsche Tourenwagen Meisterschaft (Dtm), il campionato per vetture da turismo, schierando due berline, la 155 V6 TI e la 190, derivate - pur con massicce elaborazioni - da quelle di tutti i giorni. Ha vinto la Casa milanese e, ora, quella di Stoccarda risponde proponendo per il torneo 1994 una super versione della nuova C, il modello di classe media che ha sostituito la 190: si comincia (se ne parla a parte) con una sportiva ad alte prestazioni che servirà come punto di riferimento per quella da corsa vera e propria. E, in Italia, una sfida analoga ha visto in campo ancora l'Alfa e la Bmw (con successo di quest'ultima). Ma in che cosa, oggi, può consistere il legame corse-produzione di serie? All'Alfa non hanno dubbi: «Le 155 che hanno battuto le Mercedes rappresentano il fior fiore della tecnologia e delle nostre capacità innovative e, come tali, sono l'espressione di un patrimonio che ritroviamo nelle Alfa normali. La produzione si sposa alle competizioni e queste alla produzione in uno scambio di uomini, idee e soluzioni». Per l'Alfa, quindi, il correre nel campo delle «Turismo» rappresenta un'arma in più: perché tutte le Case si avvalgono di centri di ricerca e di calcolo, di laboratori di sperimentazione, di piste di prova... L'Alfa, che può disporre delle risorse del Gruppo Fiat, ha tutto questo. Ma gli altri non hanno quanto possono offrire i circuiti, l'aver progettato e costruito, in appena 9 mesi, una vettura vincente come la 155 V6 TI, un bolide da 420 Cv che nasce dalla scocca della Q4 e che riprende, sviluppandoli all'estremo, i concetti del 6 cilindri a V e della trasmissione integrale. «Le corse - spiegano in Alfa costituiscono una scuola per progettisti e per tecnici, che devono svolgere la loro attività in tempi rapidissimi e che ogni domenica, sui circuiti, hanno il riscontro del lavoro compiuto; inoltre, sono l'occasione per un contatto intenso tra colleghi di diversi settori aziendali, con scambi di opinioni, suggerimenti, indicazioni». Lo sviluppo della vettura da competizione ha comportato un'attenta ricerca per ottenere una bilanciatura ottimale e uno studio aerodinamico avanzato; la realizzazione di un propulsore (accoppiato a un cambio a 6 rapporti a innesti frontali) con elevati numero/giri e capacità di riempimento ai fini dinamici e termici, adottando la struttura del classico 6 cilindri a V di 60 gradi; l'affinamento del sistema di 4x4 con due differenziali e un giunto viscoso tipo Ferguson. E si è lavorato per realizzare un catalizzatore con sorda lambda che non penalizzasse irestazioni. Per il '94 all'ha i sta preparando un sofisti.;;:' i 'rapiamo Abs integrato c< n \ ruote motrici e un tipr, spe 'la.e di airbag. I dati e il lavoro compiuto per la sfida sportiva non restano fini a se stessi, ma possono essere usati, come termini di paragone o di spunto, per gli uomini della produzione. Il motore nella 155 V6 TI è sistemato in posizione longitudinale mentre attualmente le Alfa sono a trazione anteriore con propulsore trasversale. Se in futuro si decidesse di adottare il primo schema, ecco un'esperienza cui riferirsi. Lo studio dei carichi aerodinamici è di estremo interesse per chi produce vetture ad alte prestazioni. Per non parlare del cambio a 6 rapporti o dell'Abs. Inoltre, una miglior efficienza e una riduzione del peso, un catalizzatore e scarichi ad hoc sono in linea con riduzione dei consumi e rispetto ambientale. E, poi, la parte che riguarda leghe e materiali. Insomma, c'è una ricaduta imponente a livello di tecniche e di tecnologie. Il che vale per l'Alfa come per la Mercedes. Michele Fenu

Persone citate: Ferguson

Luoghi citati: Germania, Italia, Milano, Stoccarda