Regione, uno stop al Prg di B. Min.

Non passa ancora l'anticipazione per l'area ex Framtek Non passa ancora l'anticipazione per l'area ex Framtek Regione, uno stop al Prg / terreni destinati a nuove case Si allungano i tempi delle cosiddette anticipazioni del nuovo piano regolatore sulle aree Framtek, Comau e Gardino dov'è prevista la costruzione di 955 alloggi da parte di privati. Il Comitato tecnico urbanistico, il cui parere è determinante affinché la giunta regionale dia l'«Ok» all'operazione edilizia, ha preferito rispedire al Comune la pratica relativa all'area Framtek (fra corso Bramante e via Giordano Bruno) corredandola di osservazioni e dando 60 giorni all'amministrazione civica per rispondere. Sulle aree Comau (tra corso Traiano, via 7 Comuni e Basse Lingotto) e Gardino (tra via Lancia e corso Trapani) il Comitato tecnico urbanistico non si è ancora pronunciato, ma è presumibile che subiranno analoga sorte. Sia l'assessore regionale all'Urbanistica, Ugo Cavaliere, che presiede il Comitato, sia il collega al Comune di Torino, Franco Coreico, gettano acqua sul fuoco. «Nessun ritardo - dice Cavaliere - l'iter di approvazione sta proseguendo. Abbiamo solo chiesto al Comune dei chiarimenti che non pregiudicano il progetto». Sulla stessa lunghezza onda Franco Coreico: «In 15-20 giorni risponderemo alla Regione». A esultare sono invece le associazioni ambientaliste, i Verdi e Rifondazione comunista che un paio di settimane fa, in una conferenza stampa, avevano denunciato, a loro dire, «l'incredibile favore che il Comune intende fare agli interessi privati a danno di quelli pubblici». «Rinviando la pratica Framtek a Palazzo civico - dice Massimo Marino, consigliere dei Verdi-Sole che ride - la Regione ha permesso al Consiglio comunale di riappropriarsi di una questione mandata avanti dalla vecchia giunta e dal commissario Malpica. Da sempre sosteniamo che le cosiddette anticipazioni sono solo un regalo ai privati: che senso ha autorizzare la costruzione di un migliaio di alloggi su qulle tre aree e non su altre?». Nemmeno l'impegno dei privati a concedere il 15 per cento dei nuovi alloggi al Comune affinché li utilizzi per gli sfrattati convince i contestatori. «La convenzione - dice l'architetto Roli delle associazioni ambientaliste - non obbliga i privati a ricavare quel 15 per cento di alloggi, cioè 143 abitazioni, dalle nuove costruzioni. In altre parole, essi potranno onorare il loro impegno dando al Comune, e comunque solo per 4 anni, alloggi che possiedono in altre parti della città». «Sono accuse strumentali. Se questi signori hanno soluzioni migliori per trovare alloggi da destinare a usi sociali - replica l'assessore Franco Coreico - lo dicano. Quello che proponiamo è un modo per affrontare l'emergenza», [b. min.]

Persone citate: Franco Coreico, Gardino, Malpica, Massimo Marino, Roli, Ugo Cavaliere, Verdi

Luoghi citati: Comune Di Torino