La Rai: basta alla boxe da pizzeria di Enrico Biondi

La Rai: basta alla boxe da pizzeria IL CASO I vertici dell'azienda decidono di negare le telecamere ai match di «scarso richiamo» La Rai: basta alla boxe da pizzeria E a Capo d'Orlando salta l'Europeo dei pesi medi ROMA. La Rai, o meglio, il nuovo corso della Rai, inizia a lasciare il segno sui servizi sportivi. E comincia con il fare chiarezza partendo dall'anello più debole della catena sportiva televisiva, ovvero dal pugilato. Perchè debole? Semplice: da troppo tempo sulle tre reti, ad ore impossibili, passavano alcuni match di boxe, soprattutto quelli valevoli per il titolo italiano, di un livello talmente basso da fare arricciare il naso a più di una persona. Insomma, invece di fare il bene di questo sport, di preoccuparsi della sua divulgazione, la Rai sembrava la prima a volerlo affossare a tutti i costi. E quindi stop, alt, basta. Punto e a capo. Da oggi in poi, se di pugilato si dovrà parlare, lo si farà soltanto per incontri di alto livello, di grande richiamo e basta, per favore, con i match «da pizzeria» (parole dei vertici Rai), quelli messi sù dagli organizzatori in poche ore «tanto c'è la Rai con la diretta e gli sponsor li troviamo sempre». E a dire basta, ieri, per la Rai, c'era il nco direttore della Tgs, Gianfranco De Laurentiis, che ha spiegato perchè in futuro si faranno soltanto scelte di qualità. Lo ha dichiarato a chiare lettere nell'incontro avuto con l'organizzatore Elio Cotena, un incontro voluto per ridiscutere gli accordi relativi al campionato europeo dei pesi medi tra Cardamone e Pompilio e dei supermedi tra Galvano e Nardiello (un «derby» sul ring, quest'ultimo, molto atteso dal pubblico romano), oltre al match tricolore dei pesi piuma tra Zoff e Cappai. Si è finito invece per parlare solamente del match Cardamone-Pompilio, in programma domani sera sul ring di Capo d'Orlando. E dal responsabile della testata sportiva è arrivato l'alt. «Con molta amarezza - ha spiegato De Laurentiis - ho dovuto dire a Cotena che non se ne fa più nulla. La posizione dell'azienda, e non la mia personale, è questa». In che senso? «Nel senso che tutto è stato deciso precedentemente al mio arrivo e, per ora, non sono previsti cambiamenti di rotta. Posso solo aggiungere che, a priori, da parte della Rai non c'è un "no" a tutto il pugilato, ma solo ai match di scarso richiamo». E il match di Capo d'Orlando è stato giudicato uno di questi. Cotena, logicamente, c'è rimasto molto male. Per rimediare vedrà di bussare ad altre porte, (ma Telemontecarlo e Tele+ 2 pare facciano orecchie da mercante) intanto però i guai sono arrivati subito. Il presidente della Federboxe italiana, Marchiaro, ha informato che la riunione incentrata sull'Europeo dei medi tra Cardamone e Pompilio, in mancanza della tivù, «è stata annullata». E il presidente ha continuato, in tono severo: «L'impossibilità di ottenere spazi televisivi già garantiti rischia di arrecare danni gravissimi all'attività di uno sport che, nonostante tutto, continua a registrare alti indici di ascolto». E conclude con la speranza che si trovi il più presto possibile una soluzione «augurandosi che quanto accaduto sia legato esclusivamente alla profonda revisione delle strategie in atto all'interno della Rai». Parole sante, ma sembra che la Rai abbia voluto dare un calcio ad un certo tipo di sport di scarsa qualità. Enrico Biondi De Laurentiis direttore della Tgs

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