Due miliardi al psi dal cielo

Pubblicitario milanese vuota il sacco e mette nei guai l'ex assessore Maccari Pubblicitario milanese vuota il sacco e mette nei guai l'ex assessore Maccari Due miliardi al psi dui cielo L'elisoccorso da tre anni pagava tangenti L'elisocctrso pagava tangenti al .psi: circa 700 milioni all'anno. L'ha fatto dal gennaio del '90 sino alla scorsa primavera: in tutto oltre due miliardi di cui avrebbero beneficiato alcuni alti esponenti socialisti torinesi, a cominciare dall'ex assessore alla sanità Eugenio Maccari. Alla tangente partecipavano il Consorzio Elisoccorso (attuale gestore del servizio di eliambulanza in Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia) ed anche singole compagnie elicotteristiche che si facevano carico di «quote» marginali. Due persone sono state denunciate: un pubblicitario milanese ed un dipendente dell'ufficio imposte torinese. I carabinieri li hanno convinti a presentarsi spontaneamente al magistrato ed a raccontare quanto sapevano. Altri provvedimenti sono imminenti. A smascherare il giro di tangenti sono stati i militari della Compagnia di Rivoli e del Nucleo operativo di Torino che da alcuni mesi stanno indagando sull'elisoccorso, alle dipendenze del sostituto procuratore Giuseppe Ferrando. L'indagine era entrata nel vivo lo scorso marzo, dopo un esposto del consigliere regionale missino Marco Zacchera, che per primo aveva parlato di costi gonfiati (l'elisoccorso costa alla Regione una cifra vicino ai 15 miliardi l'anno). La procura ha messo sotto osservazione la curiosa procedura della «convenzione», le tariffe orarie degli elicotteri, gli aggiornamenti professionali, le consulenze e le promozioni pubblicitarie. Il pm Ferrando ha ordinato alcune perquisizioni: a Torino presso la sede piemontese del Cnee (Consorzio nazionale emergenza ed elisoccorso), a Roma presso la sede centrale, a Firenze ed Aosta. A mettere definitivamente gli investigatori sulla giusta via sarebbe stata una ingenuità di uno dei dirigenti romani che avrebbe cancellato in fretta e furia tutti i dati dall'hard-disk del suo computer, lasciandone però una copia raggiungibile. Gli esperti del Centro investigazioni scientifiche dell'Arma sono riusciti a ricostruire quasi tutto il cancellato, consentendo alla procura ed ai carabinieri di individuare fatture fasulle. La prima irregolarità, già accertata anche per le confessioni delle persone coinvolte, riguarda la sponsorizzazione di una vettura partecipante al campionato nazionale di formula 3, appartenente alla scuderia WD. L'elisoccorso piemontese, attraverso Salvatore Castagna, 40 anni, originario di Vibo Valentia, dipendente dell'ufficio imposte di corso Bolzano e factotum dello studio del commercialista Alfio Rapisarda, contattò alla fine dell'89 un pubblicitario milanese, Gian Carlo Sironi. Questi, oltre a produrre materiale propagandistico, gadget e pubblicazioni, si assicurò anche la disponibilità della scuderia automobilistica ad emettere fat¬ ture fasulle. La WD avrebbe trattenuto circa il 20% del fatturato (appoi .ndo le decalcomanie dell'eli corso sulle vetture), «rest do» il restante al Sironi, da -sti al Castagna e da que&li alia direzione operativa del Consorzio, a Torino. Da qui quel denaro, la cui «uscita» aveva così avuto una giustificazione ufficiale, prendeva la strada del psi. Nel '90 risultano transitati dal Consorzio al Sironi circa 500 milioni, 100 dei quali effettivamente spesi per iniziative pubblicitarie, e gli altri riciclati attraverso la formula 3. Nel corso dell'inchiesta i carabinieri hanno perquisito due società di Sironi (la New Aries srl e la Ladison Ad srl, entrambe di Milano), due aziende produttrici di gadget (la Azeta di Rodano e la Ali Frint di Fizzonasco), nonché l'abitazione del pubblicitario, ad Erba (Como). Sironi ha ammesso tutto, ma ha spiegato di avere svolto soltanto «un mandato professionale». Il prossimo mese, come editore, pubblicherà un libro fotografico sul giudice Di Pietro. Autore delle immagini un carabiniere della scorta. Angelo Conti Ha anche confessato «Pubblico un libro su Di Pietro» L'ex assessore regionale alla sanità Eugenio Maccari e un'eliambulanza in servizio in Piemonte e Valle d'Aosta Il sostituto procuratore Giuseppe Ferrando ha già denunciato due persone