Il Parolaio di Corrado Augias

■Parolaio ■Parolaio DIMENTICARE PALERMO. Simpatico scambio epistolare tra Giuseppe Ayala e Leoluca Orlando su MicroMega. Orlando ad Ayala: la tua Alleanza democratica «non esiste», è solo un «club» fatto di persone «alcune oneste altre no», «una scatola vuota» che al massimo può servire a «catturare un poco dell'acqua del ruscello», un'idea «assurda», un'«operazione dorotea», anzi è «il nuovo doroteismo», un'«occasione perduta» ma adesso basta perché tanto è inutile «parlare del niente». Cordialmente, il tuo Leoluca. Ayala a Orlando: sei un «pugile suonato», «ne avessi azzeccata una», sei il portabandiera di un «fondamentalismo sterile» e «continui ad annaspare» con non più di «qualche bagliore di lucidità», «sindaco democristiano» che sei stato, per di più «espresso anche dalle più vecchie fra le vecchissime logiche locali e quindi oggettivamente condizionato da quel sistema di potere». Detto questo «mi auguro che per la nostra tormentata città si apra finalmente una nuova stagione». Cordialmente, il tuo Peppino. Leoluca OrlanBAIA LAICA. «Per Dio»: la Voce Repubblicana è talmente inferocita con il Solzenicyn che celebra la Vandea da non potersi risparmiare l'enfatica esclamazione: «La Rivoluzione francese per Dio non è quella dei Soviet». Paragone, spiega il severo quotidiano adibito alla difesa della bandiera laica, «per noi inaccettabile». Furibondo anche il Manifesto, che tratta l'autore di Arcipelago Gulag come un mestatore che pesca «nei più torbidi sentimenti reazionari» e che adesso si mette pure a difendere quei controrivoluzionari della Vandea dove, ma sì concediamoglielo, la repressione rivoluzionaria «fu indubbiamente ferocissima». Indubbiamente, «per Dio». TOCCATA E FUGA Sul Corriere della Sera Giovanni Raboni prende in giro la prosa di Corrado Augias che su Repubblica ha scritto dell'«intera scala dei baci e degli abbracci, fino al toccante mistero della penetrazione». Squisitezza per squisitezza, perché allora non proporre un «penetrante mistero della masturbazione»? Conclusione velenosa di Raboni: «Demattè può star tranquillo, nelle mani di Augias le sorti televisive della cultura sono davvero nelle migliori mani possibili». Corrado Augiieie\ dav\ poss o s TESTO IN FRONTE. Questioni di cattedre. E di smisurata ipertrofia dell'io. O almeno così appare da un passo di un articolo sul Manifesto di Claudio Moffa, ricercatore presso l'Università di Teramo, contro le ((bugie di Rocco Buttiglione», docente a Teramo: «Dimentica di dire» che il mio libro «è stato ben recensito da specialisti, è stato testo universitario all'università di Urbino, è pluricitato come utile fonte da...». E così via. MORALE DELLA FAVOLA Sull'Unità Gian Carlo Ferretti interpreta così la decisione di Italo Calvino di «purgare» l'edizione scolastica del Barone rampante sostituendo «imminchionito» con «grulleria», «bordello» con «chiasso», «fottuti» con «sconfitti», «violentare» con «sedurre»: «Non c'è dubbio che l'autocensura moralistica di Calvino abbia un preciso rapporto con la sua pruderie di scrittore, che lo porta sempre a trattare i rapporti sessuali in modo allusivo o a risolverli nel gioco intellettuale». PIER PAOLO DA Gì US SANO. «Diranno adesso che Pasolini era un leghista in pectore?». Enzo Siciliano, che formula non senza una certa apprensione questo interrogativo a pagina 106 dell'Espresso, non deve aspettare molto perché l'hanno già detto a pagina 102 dello stesso numero del settimanale titolando «Vostro Pier Paolo leghista» la riscoperta di uno scritto pasoliniano del 1947. E sempre sullo stesso fascicolo dell'Espresso il condirettore Giampaolo Pansa invita a non sottovalutare i «nuovi barbari» del leghismo. Commento di Vincenzo Cerami sul Giornale: «Siamo convinti che Pansa non può negare che il suo giornale abbia voluto cercare l'effetto giornalistico spettacolare forzando fino al ridicolo uno scritto giovanile di Pasolini». TENGO FAMIGLIA Su Nuova Ecologia Fulco Pratesi spara a zero nientemeno che sui motori- ni (che colpa avranno mai?). E salva soltanto, per obbligo di partito, «l'onorevole Rutelli» e, per obbligo familiare, «mia moglie, la quale, grazie al motorino, può fare tantissime cose permettendo a me di fare il poeta e di scrivere cazzate su Nuova Ecologia». Appunto. Pierluigi Battista sta Leoluca Orlando Corrado Augias

Luoghi citati: Palermo, Teramo, Urbino