Torino non può sbagliare

Sport Basket: per l'Auxilium, dopo il ko con Desio, riscatto a Udine? Torino non può sbagliare Silvestrin: «Non abbiamo un leader Dobbiamo sopperire col collettivo» «Auxilium: se ci sci, batti un colpo». Potrebbe essere questo il detto che Silvestrin e compagni dovranno tenere presente nella odierna trasferta di Udine, valida per la 2a giornata del campionato di A2. Fuor di metafora i torinesi, sconfitti al Parco Ruffini nella partita di esordio dall'Aurora Desio dopo tre tempi supplementari, sono infatti chiamati a una pronta riscossa se non vogliono veder allontanarsi fin dalle prime battute del campionato quelle formazioni come Varese, Forlì e Fabriano che, giustamente indicate tra le favorite alla vigilia, hanno già cominciato a mettere fieno in cascina, incamerando i primi 2 punti in palio e impressionando sul piano del gioco. Pertanto la trasferta di Udine, cui seguirà subito quella di Padova, servirà da controprova per verificare se le ambizioni di immediata risalita in Al dei torinesi abbiano un fondamento oppure no. Tanto la Goccia di Carnia Udine (che parte da -3 in seguito al «giallo» dell'estate che ha visto coinvolte la Fortitudo Bologna e Modena, società dalla quale ha acquistato i diritti per l'iscrizione al campionato), quanto il Petrarca Padova, del resto, sono formazioni che puntano prima di tutto a salvarsi e, di conseguenza, l'Auxilium non dovrebbe lasciarsi scappare l'occasione di fare bottino pieno e rilanciarsi così verso l'alto della classifica. La formazione friulana, allenata da Grasselli, è formata da un misto di giocatori di grande esperienza quali Bonamico, Sonaglia e l'ex gialloblù Vincent, e da un manipolo di giovani provenienti da Livorno quali Orsini e Conti. Il ruolo di centro è ricoperto da Kissourine, giocatore di scuola sovietica, una sorta di oggetto misterioso, e come tale da prendere con le molle per non andare poi incontro a brutte sorprese. Il capitano dei torinesi Silvestrin, in ogni caso, rifiuta di ammettere l'esistenza di un pericolo-Udine: «Non voglio prendere in considerazione niente altro che non sia una nostra vittoria, non scherziamo. Anche se non ha senso parlare di classifica dopo una sola giornata di campionato, non abbiamo alternative se vogliamo veramente puntare in alto. Contro Desio abbiamo perso un incontro che avremmo potuto tranquillamente vincere, ma c'è stata comunque la dimostrazione che siamo capaci di giocare a tratti una buona pallacanestro. Dobbiamo migliorare nella capacità di ottimizzare i momenti favorevoli che ci si offrono nel corso della partita, senza farci mangiare in pochi minuti tutto il vantaggio che abbiamo, com'è successo contro Desio: il fatto è che nella nostra squadra ci sono tanti giovani che non hanno an- cora la capacità di essere dei veri leaders, ed alcuni anziani, tra i quali mi metto anch'io, che leader in campo non lo sono mai stati. In definitiva, dobbiamo crescere tutti insieme nel modo di stare sul parquet, aiutarci a vicenda e sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli. Tanto per fare un esempio: Bella corre come un matto, e dovremo metterlo nella condizione di giocare quasi in contropiede, non contro la difesa schierata». Tutto vero, ma il treno della classifica non aspetta e l'Auxilium dei tanti giovani è chiamata a salirvi sopra il prima possi¬ bile: «Già, i giovani - sospira Silvestrin -, Questo sarà un anno decisivo per loro: l'alibi di essere ancora degli juniores è caduto ed è giunto il momento di capire se, oltre ad essere dei talenti, possano diventare giocatori veri. La nostra stagione dipende in gran parte dalla soluzione di questo dilemma». Per quanto riguarda la salute fisica dei giocatori, infine, va segnalato che Howard probabilmente non sarà al meglio per il nuovo manifestarsi di un fastidioso mal di schiena. Domenico Latagliata Luca Silvestrin, capitano dell'Auxilium, mette in guardia i giovani: «Questo, per loro, è un anno decisivo: non hanno più alibi»