Il minatore sfratta la top model di Antonella Amapane

Gavino Sanna annuncia la sua rivoluzione: «Vedere Linda Evangelista provoca un senso di nausea anche a noi» Gavino Sanna annuncia la sua rivoluzione: «Vedere Linda Evangelista provoca un senso di nausea anche a noi» Il minatore sfratta la top model Nello spot di un amaro entrano i lavoratori LA PUBBLICITÀ' CAMBIA VOLTO MILANO DAL NOSTRO INVIATO Indigestione da top model. Un'epidemia che ha colpito i pubblicitari. Almeno così sostiene Gavino Sanna. Il creativo annuncia di aver rivoluzionato la campagna di un famoso «amaro», mettendo in campo soggetti sociali più credibili e reali. Ugo Castellano, della Young & Rubicam, spiega: «Vedere Linda Evangelista provoca un senso di nausea persino a noi del settore». I nuovi valori sono anti-darwiniani: amicizia e solidarietà. Insomma niente a che fare con le strapagate bellezze siderali. La filosofia degli spot è dunque dominata dalla lotta per la vita. Lo testimonia lo scenario in cui è ambientato il filmato televisivo, curato da Sanna. Fine dei locali di lusso in cui stazionano scontate ragazze munite di cellulari. Tutto si svolge in un tunnel, dove due squadre di minatori si incontrano dopo la caduta dell'ultimo diaframma e brindano, felici, al risulta- to delle loro fatiche. Addio alle belle impossibili? Niente affatto. Alcuni creativi non condividono il punto di vista di Sanna. «La bellezza non verrà mai meno. Le top sono come le attrici, fanno sognare il pubblico. Il successo di Linda Evangelista e Claudia Schiffer è anche dovuto al fatto che le due indossatrici ricordano rispettivamente Sofia Loren e Brigitte Bardot. Non mi fido di questi cambiamenti repentini», ribatte Davide Urso che, insieme con Marino Parisotto Vay, quest'estate ha curatio la campagna affissioni di Pop Eightyfour. Testimonial della linea casual, prodotta dalla Patrem, era la burrosa Shanna Zadrick (somigliante alla Cardinale da giovane). La sua bellezza prorompente ha creato un caso piutto¬ sto insolito: molti ragazzi strappavano i manifesti dai muri per portarseli a casa. L'avvenimento ha soltanto un precedente. Qualcosa di simile è accaduto due anni fa a Parigi, quando gli adolescenti rubavamo i cartelloni con Vanessa Paradis, protagonista Chanel per il profuno «Coco». Morale della favola? Mercoledì prossimo, alla Fiera di Milano, verrà presentato un libro fotografico sul fenomeno Shanna Zadrick, il titolo, ovviamente, è: «Bella da Strappare». Ma il messaggio di Gavino Sanna non è certamente buttato lì a caso, coglie una reale insofferenza degli addetti ai lavori nei confronti di queste signorine dai costi folli. Lo prova il fatto che gli stilisti, per una volta tutti d'accordo, hanno de¬ ciso in questi giorni di abbassare i cachet delle top. Si parla di prezzi inchiodati: non più di 8 mila dollari l'ora, cioè quasi la metà rispetto all'anno scorso. Linda e Christy Turlington si dice che percepiscano questa cifra per un'ora di sfilata, mentre intascano 10 mila dollari a servizio fotografico. Le meno note, vedi le neo «anoressiche» quindicenni emergenti, si accontentano di una cifra che oscilla fra i 4 e 6 mila dollari. Il discorso cambia per le esclusive. Chi vuole una top tutta per sé deve considerare che questa vola soltanto in Concorde e alloggia in alberghi di lusso. In questi casi il «disturbo» può raggiungere anche i 25. L'eccezione che conferma ulteriormente la regola si chiama Marpessa. Quest'anno l'indossatrice olandese di origine cubana, ha deciso di abbandonare la pedana. Qualcuno, pur di averla, le ha offerto 50 mila dollari, ma lei ha rifiutato. La legge non è uguale per tutte. Antonella Amapane Ma i colleghi: la bellezza non verrà mai meno A sinistra Claudia Schiffer, a fianco Gavino Sanna e Linda Evangelista

Luoghi citati: Milano, Parigi