Colpo a tradimento nel Deccan

Colpo q tradimento nel Peccati Colpo q tradimento nel Peccati Il sismologo: nessun'area del globo è al sicuro La maggior parte dei terremoti avviene lungo i margini delle placche tettoniche, i grandi frammenti in cui è suddivisa, come un mosaico, la superficie terrestre. E' lungo i margini che il lento moto delle placche accumula senza sosta quelle forze e quelle tensioni che vengono periodicamente scaricate nei terremoti. Il disastroso sisma che ha colpito l'India ha invece il suo epicentro all'interno di una placca, la Placca indiana, e appartiene perciò alla più ristretta categoria dei terremoti «intraplacca». Questi sono di regola più piccoli e meno frequenti dei terremoti che avvengono lungo i margini (detti «interplacca»), ma possono egualmente causare gravissimi danni. Un motivo è che le regioni interne alle placche provocano spesso una minore attenuazione delle onde sismiche, il che rende più vasta l'area nella quale si hanno scosse violente. Va poi detto che, a causa della minore frequenza degli eventi, è più difficile valutare la pericolosità sismica delle regioni interne a una placca: così questi terremoti possono talvolta colpire zone del tutto impreparate a tale evenienza. La regione a più elevata sismicità della penisola indiana è quella himalayana, che corrisponde al margine tra la Placca indiana e la Placca euroasiatica. Le due placche sono in moto di collisione da molti milioni di anni: questo movimento, di alcuni centimetri all'anno, è all'origine del sollevamento della stessa catena dell'Himalaya, oltre che della sismicità attuale. L'altopiano del Deccan, dove si è prodotto il terremoto di ieri, è invece una zona relativa¬ mente stabile, che i geologi chiamano Scudo indiano, con una limitata attività sismica, prevalentemente nella zona occidentale. Terremoti come questo mostrano che anche l'interno delle placche è sottoposto a sforzi e che questi vengono saltuariamente scaricati in particolari zone di debolezza. Sono diversi i fattori che contribuiscono a creare tali sforzi: tra questi, i movimenti dell'«astenosfera», la regione plastica che si trova sotto le placche; lo stato termico delle placche; le forze applicate ai loro margini. I più grandi terremoti intraplacca di cui si abbia notizia sono avvenuti nell'Asia centrale e nell'Oceano Indiano e sono tutti connessi alla collisione himalayana. Le prime stime della magnitudo del terremoto di ieri forniscono valori compresi tra 6 e 6,5 gra¬ di della scala Richter. Se verranno confermate, si tratta di un evento classificabile di media grandezza, prossima a quella del terremoto che colpì il Friuli nel 1976.1 terremoti più grandi in assoluto, che avvengono lungo alcuni margini di placca, liberano energie migliaia di volte superiori. Se il terremoto indiano ha prodotto un così grande numero di vittime e di danni, ciò va addebitato alla tipologia delle costruzioni, del tutto incapaci di resistere a scosse anche di moderata intensità. E' ciò che è avvenuto anche in Italia in anni non lontani e che potrà ripetersi se non si provvedere a un adeguamento del patrimonio edilizio a rischio sismico. Michele Dragoni Docente di Sismologia teorica Università di Bologna

Persone citate: Michele Dragoni, Richter, Scudo

Luoghi citati: Bologna, Friuli, India, Italia