« Ma i bambini non ci sono»

« « Ma i bambini non ci sono» In Italia esaudita una richiesta su 24 DUE PARTITA A CONFRONTO $ VOLTA civile» o «spiraglio pericoloso» a seconda dei punti di vista. Vecchia questione, questa del single genitore adottivo. E adesso che la Corte Costituzionale dovrà dare la sua parola definitiva, il dibattito si riapre. Secondo i sociologi è ora di sfatarlo, il mito papà più mamma uguale famiglia felice: è «la grande palla» di psicoanalisti e psicologi miopi davanti al cambiamento della società. Psicoanalisti e psicologi, loro, ribattono che nessuna ricerca al mondo stabilisce che un bambino cresce meglio se non ha un padre o non ha una madre: è anzi l'esatto contrario. A psicoanalisti e psicologi si rifa il partito dello «spiraglio pericoloso»: giudici, assistenti sociali, volontari, gente che spende metà della vita a occuparsi dei minorenni e dei loro problemi. Questo partito taglia la testa al toro. Dice che la teoria del «meglio un genitore solo che nessuno» non regge di fronte alla realtà: l'Italia dispone di un bambino adottabile ogni 24 coppie di aspiranti genitori. Se l'unica ottica possibile è quella dell'interesse del minore, il problema nemmeno si pone. Alfredo Carlo Moro, magistrato di Cassazione, lo sostiene con forza: «Non che gli orfani siano destinati alla rovina, ma certo hanno difficoltà maggiori. Perché dobbiamo permettere che un bambino già provato dall'abbandno parta da una posizione di svantaggio?». «Situazione monca» la chiama il professor Giorgio Pallavicini, presidente dell'Associazione nazionale delle famiglie adottive: «Quando a un bambino muore uno dei genitori, nessuno dice "pazienza, tanto gli resta l'altro". Ovvio che se fossimo in condizioni da terzo mondo avere una madre o un padre sarebbe meglio del mangiare rifiuti per la strada. Ma non è il problema dell'Italia. Né si può sempre andare all'estero per adottare i bambini che qui non ci sono: anche Paesi come il Brasile tendono ora, giustamente, a privilegiare l'adozione nazionale. Quello che mi domando è come mai le persone sole non ricorrano all'affidamento: è previsto dalla legge, e aiuterebbe a svuotare agli istituti. Accade poco, forse perché davvero un bambino lo si vuole "per sé"». Giampaolo Fabris, ordinario di Sociologia a Trento, non è d'accordo affatto: «La legge italiana sull'adozione è garantista in modo eccessivo. Qualche volta impedisce l'adozione anche alle persone idonee: mia sorella ha aspettato sei anni il suo figlio adottivo, e quando è arrivato in casa aveva proprio 6 anni, non un mese. Quanto ai single, non vedo perché non possano essere buoni genitori. Si deve prenderne atto: la tipologia de1 nucleo familiare nella società contemporanea è cambiato. Mi sembra astorico fissare la normalità nel gruppo familiare com¬ posto da uomo e donna sposati. L'unica cosa importante per un bambino è essere circondato da affetto. Certo ci vuole prudenza, alcuni problemi che emergono con le adozioni sono tragici. Ma la rigidità è ai limiti del sadismo». Al professor Fabris rispondono Guido Cattabeni, psicologo clinico milanese, e Natalina Dorè, sociologa romana e volontaria dell'assistenza ai minori in difficoltà. Cattabeni: «La capacità di adattamento dei bambini permette loro di crescere anche con una sola figura di riferimento, magari di scegliere figure compensatorie al di fuori della famiglia mononucleare. Ma questo non significa che sia la situazione migliore. Se possiamo scegliere, perché offrire a un bambino abbandonato una situazione da rimediare già in partenza?». Natalina Dorè: «E' vero che la società sta cambiando, ma non è ancora cambiata del tutto. I vecchi modelli restistono. Quella degli adottandi è una fascia a rischio, è follia sperimentare l'evoluzione proprio su di loro. Dalila Di Lazzaro di sicuro è un'ottima madre, ma non può essere un padre, anche se è un'attrice brava nel gioco delle parti». [e. fer.l Fabris: sarebbe una svolta di civiltà Moro: scelta egoista perché nessuno sceglie l'affidamento? Alfredo C. Moro, magistrato e più a destra il prof. Fabris

Luoghi citati: Brasile, Italia, Trento