Anche l'Ifil «bussa» a piazza Affari di Valeria Sacchi

Anche \ Anche \ « bussa» a piazza Affari Alla finanziaria 492 miliardi freschi, e un utile di 95 IN ATTESA DI RINASCENTE OMILANO LTRE a Fiat, anche Ifil, forte di ottimi risultati semestrali (un utile netto di 95 miliardi, e disponibilità consolidate nette a breve raddoppiate a 192 miliardi), chiede al mercato 492 miliardi, di cui 372 subito e altri 120 da warrant convertibili entro il dicembre 1996. Fondi che serviranno per proseguire nelle strategie di sviluppo, e per far fronte alla sua parte di aumento di capitale Fiat. Contemporaneamente, sempre Ifil si impegna a lanciare un'Opa sulla Rinascente. Il cui pacchetto di controllo, pari al 58%, verrà nel frattempo offerto dalla Fiat in opzione ai suoi azionisti. Ifil sottoscriverà la sua parte dell'aumento di capitale della Fiat, di cui oggi possiede il 9,3%, ma acquisterà anche «obbligazioni serie speciale Fiat ordinarie» emesse da Mediobanca, salendo quindi al 12,6% nella holding automobilistica, dove entrerà nel costituendo sindacato di blocco. L'operazione sul capitale Ifil (che utilizza una delega conferita al consiglio nel giugno scorso) avverrà invece attraverso l'offerta di una nuova azione ordinaria o di risparmio (godimento gennaio 1993) ogni cinque azioni possedute della stessa categoria. Il prezzo sarà di 5000 lire per le ordinaria, di 2500 lire per le risparmio. Non basta. Ad ogni nuova azione viene abbinato un warrant che darà diritto a sottoscrivere, entro fine 1996, una nuova ordinaria Ifil ogni due warrrant al prezzo di 2500 lire. L'Ifi, azionista di maggioranza di Ifil, sottoscriverà la sua quota, mentre Mediobanca «promuoverà il buon esito dell'operazione». E veniamo alla Rinascente. La società della grande distribuzione è controllata al 58% dalla Fiat, la quale aveva ceduto nel 1992 alla sua controllata al 100% Sicind il 41,6% del capitale con diritto di voto. L'intera partecipazione in Rinascente del gruppo Fiat viene ora offerta agli azionisti Fiat, in ragione di 4 azioni ordinarie ogni 100 titoli Fiat di qualsiasi categoria, posseduti prima dell'aumento di capitale annunciato ieri. Non solo Mediobanca si è resa garante dell'operazione di distribuzione di Rinascente agli azionisti Fiat, ma Ifil si è impegnata a lanciare un'Opa sulla Rinascente. Nessun particolare è stato reso noto sul prezzo di cessione dei titoli Rinascente agli azionisti Fiat né, ovviamente, sulle modalità dell'Offerta pubblica di acquisto, che deve aspettare l'autorizzazione Consob. Ieri, Umberto Agnelli, presidente di Ifil, ha dichiarato: «Grazie ai buoni risultati e alla consistenza patrimoniale, l'Ifil può partecipare al rafforzamento di Fiat, ed è comunque in grado di proseguire la diversificazione nei settori a diverso ciclo. Predisponendo anche gli strumenti per una presenza di rilievo nella grande distribuzione». Ed ha aggiunto che l'Ifil garantirà l'Opa Rinascente con la liquidità interna, mentre altri introiti arriveranno con la cessione della residua quota Galbani. Alla luce di queste parole, si potrebbe dedurre che il gruppo Rinascente sia destinato a restare nell'orbita Agnelli. E non, come era stato più volte ipotizzato, ad essere ceduto a terzi in quanto «partecipazione non strategica». A meno che l'Opa non serva, invece, come passaggio per una successiva vendita a qualche acquirente estero, non desideroso di mantenere la società in Borsa. E veniamo ai dati semestrali Ifil. A livello consolidato, la liquidità a breve è salita dai 105 miliardi di fine 1992 a 192 miliardi, le immobilizzazioni finanziarie da 2067 a 2148 miliardi, il patrimonio netto da 2026 a 2163 miliardi. Inoltre, a fine settembre, la plusvalenza sulle partecipazioni quotate sfiorava i 948 miliardi. Per la capogruppo Ifil, il risultato netto a metà anno era cresciuto del 60% a 95 miliardi. Tra le ultime operazioni concluse, il comunicato della società ricorda l'aumento dal 6,5% al 15,8% nel capitale Saint Louis, e la sottoscrizione per 10 miliardi dell'aumento di capitale della Sifalberghi. Valeria Sacchi Gabriele Galateri. ni top di Ifil

Persone citate: Agnelli, Gabriele Galateri, Galbani, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Ifil