Traditi dalla montagna

Traditi dalla montagna In elicottero primi aiuti di Specchio dei tempi Traditi dalla montagna Molti anziani nelle baite isolate Renato Trucano, 51 anni, abitava con la moglie a Villanova di Ronco, in Val Soana, poche case abbarbicate su una montagna inospitale, sempre meno popolata. Abitava, perché l'altro giorno il torrente gli ha portato via la baita e tutte le sue cose: «Un boato, abbiamo appena fatto in tempo a scappare». Adesso Trucano è ospite di un parente, a Ingria, pochi chilometri più in basso. Quasi tutti gli abitanti di Ingria hanno i capelli bianchi, come quelli di Ronco e Valprato che ancora sono isolati. Mille persone in attesa di tutto: viveri, medicinali, corrente elettrica. C'è una casa di riposo con 70 anziani a Ronco, e una stazione dei carabinieri. Il ricovero San Giuseppe è rimasto senza gasolio per due giorni, ora manca l'acqua potabile, perché il Soana ha divorato quattro chilometri di tubazioni. L'elicottero dell'Aeronautica militare doveva portare fin lassù un gruppo elettrogeno, ma in Toscana s'è scontrato con la bufera ed è dovuto atterrare a Piombino. La caserma era la centrale operativa dei soccorsi. La cascata d'acqua l'ha investita quando il brigadiere Gambera aveva appena fatto in tempo a portare via tutto. Storie di tragedie scampate, di timori per il futuro, per quando l'alluvione non farà più titolo. Pino Peretti, 62 anni, se l'è cavata per miracolo: l'hanno estratto da un finestra al primo piano della sua casa di Ronco, investita dalla piena. Dieci dei 40 abitanti di Piamprato, frazione di Valprato, li hanno portati in elicottero a Pont e Cuorgnè. Gli altri sono ancora lassù, senza luce, senza telefono. Si ritrovano nell'unico bar, dove Elda Regaldo, 40 anni, ha finito il pane da un pezzo. Guardano il cielo: nuove piogge potrebbero significare la fine per le loro case. Più in alto, ma nessuno sa dove, i margari. Dieci, con oltre mille capi di bestiame, dovrebbero essere nella valle di Ribordone, almeno altrettanti, ma forse di più, in quella del Soana. Non corrono pericoli, però non possono scendere. C'è un silenzioso dramma umano dietro l'alluvione che ha colpito al cuore le valli del Torinese. E' il disagio e lo strazio in cui sono piombate le famiglie degli anziani montanari, quelli che non si sono mai arresi ad una vita di sofferenza per rimanere aggrappati alla loro terra. In pochi attimi hanno perso ogni avere. Molti hanno trovato ospitalità da amici, tanti sono sul lastrico. La loro situazione ha commosso i lettori. «Non dimentichiamo questa gente di casa nostra - hanno telefonato in molti a Specchio dei tempi preannunciando l'invio di offerte -. Cerchiamo di essere loro vicini, come lo siamo stati per altri». Un cronista de La Stampa salirà già stamane a Ronco. Arriverà in elicottero, perché il paese è ancora isolato. Porterà un primo aiuto in denaro a nome dei lettori perché questa gente non perda la speranza. Il Soana in piena ha spazzato via alcune case costruite vicino al torrente

Luoghi citati: Cuorgnè, Ingria, Piombino, Ribordone, Toscana