L'Urss preparava il «primo colpo»

L'Urss preparava il «primo colpo» GUERRA ATOMICA WMmmms L'Urss preparava il «primo colpo» WASHINGTON. Nel 1986 l'Urss di Gorbaciov possedeva 45 mila testate nucleari, ben 12 mila in più rispetto alle stime degli Stati Uniti e degli altri Paesi occidentali. La rivelazione, che ha colto di sorpresa i servizi segreti Usa, viene da fonte autorevole: Viktor Mikhailov, capo del ministero dell'Energia atomica in Russia. Mikhailov ha inoltre rivelato, in un articolo che sarà pubblicato ad ottobre negli Usa, che le riserve di Mosca di uranio arricchito (componente essenziale per la produzione di ordigni nucleari) superano le 1.200 tonnellate, circa il doppio di quanto stimate in Occidente. Le cifre fornite dal funzionario sovietico potrebbero modificare alcuni capitoli della storia della guerra fredda. «Un numero così alto di testate nucleari porta alla inevitabile conclusione che gli strateghi del Cremlino avevano ben in mente la possibilità di un "primo colpo" afferma Bobby Ray Inman, ex-capo della National Security Agency - non è spiegabile altrimenti la produzione di un numero così elevato di ordigni e di un arsenale di riserva così vasto». Dopo aver raggiunto un «tetto» di 45 mila testate nucleari nel 1986, l'arsenale di Mosca è stato gradualmente ridimensionato fino alle attuali 32 mila testate, afferma Bobby Ray Inman. Il numero delle testate atomiche statunitensi sfiora attualmente le 17 mila unità. [Ansa]

Persone citate: Bobby Ray Inman, Gorbaciov, Mikhailov, Viktor Mikhailov

Luoghi citati: Mosca, Russia, Stati Uniti, Urss, Usa, Washington