Il giudice scagiona Woody

Ora Alien preannuncia guerra al procuratore perché ha ritardato la sentenza favorevole Ora Alien preannuncia guerra al procuratore perché ha ritardato la sentenza favorevole sa, quando ricevette la relazione degli esperti di Yale. Se decise di ritardare la cosa non fu per delle misteriose pratiche ulteriori da adempiere, ma semplicemente per negare a Woody quell'«asso», influenzando così in favore di Mia il processo per l'affidamento dei bambini. In sostanza, quindi, il procuratore Maco si sarebbe reso colpevole di scoperta «partigianeria». Un'accusa durissima, che ieri l'avvocato Abramowitz ha appena accennato. Anzi, da quanto si è saputo, dopo che il testo di quella sentenza diventerà pubblico sarà lo stesso Woody Alien, oggi, a tenere una conferenza stampa, presumibilmente per denunciare il comportamento del procuratore del Connecticut. E secondo una voce non si tratterà di una denuncia platonica, destinata soltanto a dimostrare il «malanimo» del procuratore per risollevare la reputazione di Woody, ma una denuncia «vera», all'autorità giudiziaria, con tanto di prove delle scorrettezze commesse dal procuratore Maco e di come esse abbiano pregiudicato la serenità del processo .per l'affidamento dei bambini e quindi il suo esito. Insomma, da quanto si capisce, Woody Alien stava aspettando questa mossa di Frank Maco per ricominciare tutto daccapo. Franco Pantarelli NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Woody Alien non sarà processato per molestie alla figlia adottiva Dylan. La sentenza di proscioglimento sarà annunciata oggi, ma il suo contenuto è già diventato noto attraverso delle indiscrezioni raccolte dal giornale «Newsday» e da un'emittente televisiva di New York. Ad annunciarlo, il proscioglimento, sarà il procuratore del Connecticut, Frank Maco, competente perché le presunte molestie sarebbero avvenute nella villa di Mia Farrow a Bridgewater, a poche miglia da New York ma nel territorio del Connecticut. Dunque non ci sarà nessuno strascico penale alla disputa fra l'attore regista e la sua compagna di dieci anni, abbandonata - con tanto scalpore - per amore della ventenne figlia adottiva di lei, Soon-Yi. La causa per l'affidamento dei loro bambini, gli adottati Moses di 15 anni e Dylan di 8, e il biologico Satchel di 5 anni, è stata già vinta come si sa da Mia Farrow la scorsa primavera, quando il giudice del tribunale di New York definì Woody Alien «del tutto inadeguato» al ruolo di padre e gli concesse solo un incontro settimanale (sotto il controllo di un supervisore) con il piccolo Satchel. Ma c'era ancora in sospeso l'accusa di molestie sessuali nei confronti della bambina, che Mia Farrow lanciò al momento della rottura, nel gennaio del 1992. Per suffragarle, quelle accuse, lei girò un video nel quale la piccola Dylan veniva indotta a raccontare «ciò che papà le aveva fatto». Woody, furibondo, accusò Mia di strumentalizzare la bambina, disse che a muovere la sua ex compagna era la rabbia per essere stata lasciata ed anche l'obiettivo di ottenere dei soldi da lui. La bambina fu interrogata dalla polizia senza che si riuscisse a cavarne nulla, e così il procuratore Maco incaricò una commissione di esperti dell'Università di Yale. Questa, dopo avere attentamente vagliato il video girato da Mia e dopo avere interrogato a lungo la bambina, dette ra- gione a Woody. La sostanza della lunga relazione che quegli esperti consegnarono al procuratore Maco era infatti che la piccola Dylan non era affidabile perché «incapace di distinguere la realtà dalla fantasia». La relazione venne resa nota proprio durante il processo per l'affidamento dei bambini, e tutti pensarono che si trattasse di una sorta di «asso», in favore di Woody, per l'esito del processo. Ma non fu così. Le conclusioni cui sono giunti gli esperti, disse allora il procuratore Maco, sono solo una parte del lavoro che va fatto. Prima di decidere se rinvia¬ re o no a giudizio Woody Alien molte cose restano ancora da fare. Ora a quanto pare quelle «altre cose» sono state fatte e il giudizio degli esperti viene confermato. «Non ci sono prove sufficienti - dice Maco nella sentenza che diventerà ufficiale oggi - a giustificare un processo penale». Ma c'erano davvero quelle cose da fare? Era oggettivamente giustificata la perdita di tutto questo tempo? L'avvocato di Woody Alien, Elkan Abramowitz, sostiene di no. Secondo lui il procuratore Maco era perfettamente in grado di prosciogliere il suo cliente già la primavera scor¬ L'attore sarà prosciolto, decisiva la perizia sulla bimba Il giudice scagiona Woody Non molestò la figlia Dylan A sinistra il regista Woody Alien con Soon-Yi. A destra la piccola Dylan

Luoghi citati: Connecticut, New York