Due piante con molecole anticancro
RICERCA RICERCA Due piante con molecole anticancro DA due piante ornamentali arriveranno forse nuovi principi attivi contro i tumori. Sull'ultimo fascicolo della rivista «Minerva Medica» (voi. 84, 1993) un ampio articolo documenta l'azione antineoplastica che verrebbe esercitata da molecole estratte dalle bacche di Pittosporum Tobira e di Chamaerops excelsa. Lo studio sperimentale su animali è stato condotto da Claudio D'Arrigo, direttore del Laboratorio di ricerca Idi Farmaceutici. D'Arrigo è partito dall'osservazione che in una comune pianta erbacea, la Linaria vulgaris, che cresce spontanea in molti prati italiani, sono presenti due opposti principi attivi, uno in grado di favorire lo sviluppo di cellule tumorali, l'altro di contenerlo. Di qui l'indagine si è estesa ad altre piante nell'intento di isolare molecole che fossero insieme efficaci e prive di effetti negativi. E' così che si è giunti al Pittosporum Tobira e alla Chamaerops excelsa. La prima, che trae il nome dalla polpa resinosa che circonda i suoi semi (dal greco pitta, pece e sporo, seme), è una pianta ornamentale sempreverde originaria dell'Estremo Oriente: si è però ben acclimatata nelle nostre regioni e la troviamo in molte città balneari in quanto resiste alla salsedine e produce fiori molto profumati. La seconda è anch'essa una pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle palme e cresce bene in ogni clima temperato: per esempio sulle sponde del Lago di Garda. Le due sostanze isolate da queste piante, denominate Cidi e Degù, sono state brevettate in Italia e poi a livello internazionale. Non interferiscono negativamente sul sistema immunitario (anzi, pare che lo rafforzino) e non sono citotossiche ma esercitano un'azione distruttiva sulla cellula neoplastica. La sperimentazione su animali è stata condotta con risultati incoraggianti prendendo a bersaglio tre tumori ascitici: il tumore di Ehrlich, il sarcoma 180 e il sarcoma di Yoshida. Quanto ai tumori solidi, il banco di prova più difficile, la ricerca riguarda tre neoplasie: il Lewis Lung Carcinoma, l'epatoma di Morris e il melanoma solido. Tutti i sei bersagli, nel modello sperimentale animale, hanno mostrato di essere molto sensibili all'attacco dei due chemioterapici di origine vegetale. ip.%.]
Persone citate: Claudio D'arrigo, D'arrigo, Ehrlich, Lewis Lung, Yoshida
Luoghi citati: Estremo Oriente, Italia
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