«Schede nulle sessantotto»

Si controllano i risultati elettorali: spostamenti irrilevanti Si controllano i risultati elettorali: spostamenti irrilevanti «Schede nulle sessantotto» Ma nel plico se ne trovano solo 4 Terza seduta della commissione costituita dal Tar per verificare le 633 sezioni che, a giudizio della Lega Nord, sono in odore di broglio. Appuntamento alle 8,15 davanti alla caserma Balbis di corso Valdocco 9. Lasciamo i documenti al piantone di polizia. Ore 8,30 s'incomincia. Per la prima volta la commissione lavora su un doppio binario: da una parte del tavolo siedono il presidente Circosta e il dottor Aprile, dall'altra il dottor Savasta Fiore. Vengono verificate contemporaneamente due sezioni. Il risultato si vede: alle 13 la verifica è conclusa per 14 sezioni, quante ne erano state esaminate nelle tornate di giovedì e venerdì scorsi. I legali delle liste, o loro rappresentanti, fanno ressa. I commessi portano le buste. Una delle prime, stracolma con le sue 390 schede scrutinate nella sezione 44, presenta una lacerazione di 18 centimetri (misurata con il doppio decimetro sia dai commissari che dai legali). Per lasciare in evidenza lo strappo il plico viene tagliato sul lato posteriore, ma durante l'operazione si squarcia completamente. Busta troppo debole per un carico così pesante? Dall'esame delle schede non emergono irregolarità. Nell'arco della mattinata altri quattro faldoni risultano strappati o con i sigilli fuori posto. La Lega annuncia nuove denunce: «Sui 28 plichi esaminati dalla scorsa settimana 9 presentano evidenti manomissioni: siamo al 30 per cento, troppo per poter parlare di casi isolati». La prima contestazione sui voti nasce leggendo il verbale della sezione 43, liceo classico Gioberti, via Sant'Ottavio 11: nella busta dovrebbero esserci 16 schede bianche, ma i commissari non ne trovano. Sparite. Ci sono 109 schede valide. Il controllo corregge solo un piccolo errore: Cornino ha un voto in più a spese di Castellani. Sezione 46. Secondo il verbale la busta dovrebbe contenere 61 schede nulle. «Un numero notevole» rilevano i presenti. Ma dallo spoglio ne risultano soltanto quattro. E le altre 57? I commissari non commentano, giudicherà il Tar. Tanto più che delle quattro schede «annullate» due sono ritenute valide ed assegnate a Castellani, che sale da 35 a 37 preferenze. Il leghista Cornino rimane a quota 23. Sezione 45: nella notte tra il 6 e il 7 giugno gli scrutatori considerarono nulle 11 schede. Ieri dieci sono state «ripescate», considerate valide e distribuite fra Novelli, Castellani e Martinat. «Anomale»: è la nuova attri¬ buzione inventata per una ventina di schede sulle quali gli elettori hanno fatto confusioni. Scrivendo, per esempio, a fianco del simbolo lista «Lega vento del Nord» (candidato sindaco Lupi) il nome di Cornino. Oppure a fianco della «Lega per Torino» (Pioli) il nome di Farassino. I rappresentanti del Carroccio le hanno fatte mettere a verbale. «Si sta dimostrando - hanno detto - quel che temevamo: quei simboli hanno creato confusione negli elettori: il primo perché conteneva le parole Lega e Nord, il secondo perché faceva riferimento alla Lega lasciando credere a molti che si trattasse del movimento di Bossi». Per il resto ordinaria amministrazione: in alcune sezioni qualche voto in più a Cornino, in altre preferenze assegnate a Novelli, Castellani, Martinat, Marzano, Vittucci Righini. Nessun spostamento di rilievo. Oggi pomeriggio nuova seduta. Poi pausa sino a mercoledì. Da ottobre i tre commissari si riuniranno per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì. «Ci siamo posti il traguardo - ha detto il presidente Circosta - di concludere il lavoro entro dicembre. Se andremo avanti a 20 sezioni il giorno, finiremo prima. Avremo così il tempo di preparare la nostra relazione al Tar». Sentenza a gennaio. Giuseppe Sangiorgio I tre commissari: da sinistra Savasta Fiore, Circosta e Aprile

Luoghi citati: Torino