Pra Catinat ospita ragazzi della Bosnia di A. Già.
Pra Catinai ospita ragazzi della Bosnia Per due settimane vivranno in alta vai Chisone Pra Catinai ospita ragazzi della Bosnia Alessandro rientra di corsa nel centro di soggiorno di Pracatinat. Piove, si toglie la mantellina e ride divertito insieme ad Azra. Hanno tutti e due 11 anni: si sono conosciuti solo ieri, parlano lingue diverse ma si capiscono ugualmente. Alessandro frequenta la prima media alla «Leonardo di Vinci» di La Loggia, Azra, lunghi capelli biondi, occhi chiari, fa parte di un gruppo di 21 bambini bosniaci giunti dal campo profughi di Skofja Loka in Slovenia. Grazie all'interessamento della Cgil e del Comune di Torino trascorreranno due settimane in alta Val Chisone per imparare un po' d'italiano, conoscere queste valli, e soprattutto per cercare di allontanare il ricordo della guerra. Hanno abbandonato la Bosnia e vivono da più di un anno in un campo che dista 23 chilometri da Lubiana. «E' un'ex caserma, dove si è cercato di non far mancare nulla ai profughi» spiega Polona Gasperisic, l'accompagnatrice del gruppo. A Pracatinat i ragazzi bosniaci seguono gli orari e le attività del laboratorio didattico ambientale. «Escono in escursione, andranno a visitare il Forte di Fenestrelle, impareranno a riconoscere le orme degli animali - spiega il direttore del centro Boris Zobel -, siamo certi che per loro si tratterà di un'esperienza importante». Rispetto ai loro coetanei sono un po' più maturi, non vogliono però essere al centro dell'attenzione. Si sforzano per essere come gli al! i i, cercano la serenità e la troveranno nella speranza di tornare presto a casa. [a. già.]
Persone citate: Boris Zobel, Polona Gasperisic
Luoghi citati: Azra, Comune Di Torino, Fenestrelle, La Loggia, Lubiana, Slovenia
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