L'Italia al buio s'aggrappa a Baggio
Missione compiuta in Estonia sulla strada di Usa '94, ma quanta fatica per gli azzurri Missione compiuta in Estonia sulla strada di Usa '94, ma quanta fatica per gli azzurri L'Italia al buio s'aggrappa a Baggio Robi apre su rigore, offre ['assist a Mancini e chiude con un gran destro Ma per arrivare ai Mondiali dovremo battere sia Scozia che Portogallo TALLINN DAL NOSTRO INVIATO I lampi di Roberto Baggio illuminano la notte di Tallinn. L'Italia di scorta si aggrappa al suo codino come un naufrago a una tavola di legno. Un rigore, un assist per Mancini e una folgore di destro, la chicca più bella. Trapattoni da una parte. Sacchi dall'altra: e in mezzo, a deciderne i destini, sempre lui, soltanto lui. La vittoria ci permette di staccare il Portogallo in classifica, e lo scarto (3-0) di sopravanzarlo anche nella differenza reti. Ciò non toglie, però, che per presentarci negli Stati Uniti, dovendo la Nazionale di Queiroz ospitare proprio l'Estonia, oltre alla Svizzera, dovremo verosimilmente batterla a tutti i costi il 17 novembre a Milano: dopo, beninteso, averle suonate alla Scozia. La sfida di Tallinn è metà scialba e metà frizzante. L'Arrigo si corregge in corsa. Tradito da Lombardo, ripiega su Mancini. Ma l'uomo partita è Baggio, su questo non ci piove. Schemi, modulo, filosofia: tutto scompare di fronte al suo estro. Il bilancio del primo tempo è avvilente. Non una palla-gol, a parte il rigore, frutto di un tocco di Baggio per Eranio, e di un'ingenua spinta di Bragin al milanista. Impeccabile la trasformazione del Codino, al 19'. Il vento del Baltico gonfia le piccole vele degli orgogliosi estoni. Il gioco dell'Italia, tutto o quasi concentrato sulla sinistra, tende a escludere la coppia Benarrivo-Lombardo, spesso isolata sull'altro versante. Fortunato ed Eranio sono i più attivi. L'E stonia sistema posti di blocco in ogni zona del campo. La squadra di Sacchi si muove in frenesia, soffocata dai ruvidi piedoni di avversari naif ma irriducibili. D'accordo, all'Arrigo manca no Panucci e Maldini, Dino Bag gio ed Evani, Bianchi, Lentini e Fuser, e all'ultimo momento an che Signori si è chiamato fuori. La fluidità della manovra ne risulta così stravolta. Il calcio del l'Estonia è un frullato di baldanza e vigore, il libero è il 10, Hepner, con Prins e Alonen appiccicati a Baggio e Casiraghi. Sulla fascia destra opera Kristal (Eranio), mentre sul fianco sinistro, tenere d'occhio Lombardo, provvede Risto Kallaste, quello delle rimesse laterali con la capriola. Una sola punta, Reim, al tiro precipitoso, ma insidioso, quando scocca il 28': Pagliuca, sorpreso, ci mette i pugni. A centro campo è tutto un viavai di passeggeri, Albertini e Manicone sono circondati da Bragin, T. Kallaste e Borissov, zanzare moleste. Benarrivo è atteso al varco da Klavan. In difesa, Baresi e Costacurta sono le torri di controllo di un corridoio aereo senza traffico. Baggio è il più ispirato, tutti lo cercano. I sentieri pattugliati, se non minati, comportano un modesto movimento dei nostri. Eranio e Casiraghi ci provano da lontano, ma la strategia dell'unico binario (a sinistra) favorisce le ostruzioni dell'Estonia. Alla ripresa, l'Arrigo toglie Lombardo, mai in partita, e propone Mancini. Eranio scivola a destra e subito, al 47', spreca un brillante invito di Baggio. L'Italia cambia marcia, cresce in personalità, disegna trame ficcanti. Montagne di carne si parano davanti ai fringuelli di Matarrese. Il pressing dei baltici continua a crearci grotteschi problemi, ma adesso, se non altro, il gioco italiano non pende più da una sola parte, come testimonia l'azione che, al 60', propizia il raddoppio. Essa nasce da uno strenuo recupero di Benarrivo (sulla destra, dunque) e da un brillante servizio di Baggio per Mancini, abile a smarcarsi, e ancora più lesto a infilare da due passi. Poco dopo è Casiraghi a sfiorare il tris, su invito di un Baggio molto disinvolto e altruista. Un errore grave, ma non come quello di Mancini, al 70': e anche qui c'è lo zampino del signor Juve. L'Estonia si scioglie, l'Italia spopola. Benarrivo (mareggia» Fortunato, Albertini e Manicone pompano gioco, solo Casiraghi non risponde all'appello. Il 3-0 arriva, al 74', da una mischia tempestosa sotto porta, risolta, tanto per cambiare, da una staffilata di Baggio. Una punizione di Albertini costringe il portiere a un sofisticato tuffo. Alla fine applausi per tutti. E un singolare 3-3 in fatto di calci d'angolo. Roberto Beccarrtini ESTONIA POOM 6,5 R. KALLASTE 6 BRAGIN 5,5 (58' OLUMETS) 6 PRINS 5 ALONEN 5 T. KALLASTE 6 BORISSOV 6 KRISTAL 6 REIM 5,5 HEPNER 6 KLAVAN 5 (88' RATNIKOV) sv All.: PUR 6 0 ITALIA PAGLIUCA 6 BENARRIVO 6,5 FORTUNATO 6,5 ALBERTINI 6 COSTACURTA 6 F. BARESI 6 LOMBARDO 5 (46' MANCINI) 6 MANICONE 6 CASIRAGHI 5,5 R. BAGGIO 8 ERANIO 6,5 All.: SACCHI 6 3 Arbitro: DAMGAARD (Danimarca) 6 Reti: 19' R. Baggio rigore, 60' Mancini, 74' R. Baggio. Spettatori: 5.350. A fianco gli azzurri, ieri sera in maglia bianca, si abbracciano dopo il gol di Mancini Nella foto sopra Roberto Baggio, trascinatore dell'Italia con una doppietta e un assist
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