Italia coi cerotti la cura è il gol

la nazionale senza affetto Verso Usa '94: azzurri stasera a Tallinn con l'obbligo di travolgere l'Estonia Italia coi cerotti, la cura è il gol Allarme per Signori, è pronto Lombardo TALLINN DAL NOSTRO INVIATO Da ieri sera, le decimate legioni di Sacchi hanno piantato le tende e le insegne alla periferia di Tallinn, trovandovi una temperatura a dir poco frizzante (13°) in rapporto all'afa di Firenze (30°). La capitale dell'Estonia diventa teatro di una sfida apparentemente banale, e proprio per questo insidiosa, come succede quando la testa di serie n. 2 (in questo caso, l'Italia) affronta il n. 118 del tabellone (l'Estonia). L'immagine tennistica è fornita dalla classifica mondiale della Fifa, uno studio maniacale che tiene conto di tutti i risultati di tutte le nazionali dall'87. La gara odierna è valida per le qualificazioni mondiali. I tre punti (su 4) lasciati alla Svizzera, ma soprattutto un'elementare questione di dignità, ci impongono di vincere. Impresa riuscita a Svizzera (6-0), Scozia (3-0), Portogallo (2-0) e perfino Malta (1-0). Contro i portoghesi, il 5 settembre, gli estoni resistettero un'ora. A Trieste, contro di noi, imbarcarono un gol subito e un altro alla fine. Chi li ha visti di recente, giura su una tenuta fiammeggiante. Prima di lasciare Coverciano, Arrigo Sacchi ha declamato la formazione. Appartiene al genere dell'emergenza assoluta, con la chicca di tre esordienti: Benarrivo, Fortunato, Manicone. Dovremo fare a meno di gente come Maldini, Lentini, Fuser, Bianchi, Evani, Panucci, che di sicuro avrebbe debuttato nel ruolo di terzino destro, e Dino Baggio (squalificato). Andò peggio a Vicini quando (dicembre '90) alla vigilia di muovere verso Cipro, si trovò dall'oggi al doma ni senza la bellezza di undici ti tolari. Baschiato il fondo del ba rile, vennero assoldati Eranio, Lombardo, Fuser e fu preso a bordo addirittura Piovanelli. Morale, 4-0 per noi. Al grido di «Asino sì ma pre suntuoso no», l'Arrigo spiega le scelte: Benarrivo, perché più at taccante di Carnasciali, e poi per il puntello esterno che gli garantirà Eranio; Fortunato, perché il «principale» (Maldini) è ingessa to e il suo vice (Di Chiara) non piace più; Manicone, perché è un ragazzo d'oro, «e voi giornalisti ne scrivete sempre bene». E bravo Manicone: in 9 mesi debutta nell'Inter, respinge l'assalto di Jonk e conquista la Nazionale. Sacchi è allegro, parla di giocatori caricatissimi, non esclude che la birra di Lombardo possa tornargli utile a gioco in corso. Il lieve acciacco che Signori rimedia in allenamento, problemi muscolari alla coscia sinistra, non gli spegne il sorriso (ma Lombardo, si è detto, è pronto). In classifica, siamo secondi dietro agli svizzeri. Stessi punti del Portogallo, ma un lievissimo handicap in differenza reti ( +10 a +9). E proprio con i portoghesi ci giocheremo il secondo dei due posti in palio. Al rientro da Tallinn avremo il vantaggio di ospitare tanto la Scozia, a Roma, quanto (soprattutto) il Portogallo, a Milano. Potrebbero bastare 5 punti. Uno Piir, il et estone, si aggrappa a valori antichi quali coraggio, orgoglio e catenaccio. L'Arrigo giura fedeltà al 4-4-2 e dice che, di solito, sono proprio le partite facili a creare, nella psiche dei miliardari italiani, i problemi più difficili: e questa, sulla carta, è facilissima. Lo squallido 2-1 di Malta, efficace sintesi di spocchia e superficialità, risale appena al dicembre scorso. E a Cipro, febbraio '83, i campioni del mondo di Bearzot subirono addirittura l'onta di un pari. A Tallinn, in condizioni normali, l'Arrigo avrebbe fatto esordire solo Fortunato. Viceversa, come dice lui, dovrà accontentarsi di navigare a vista. In due anni di gestione, ha ruotato 60 giocatori: l'ultimo, Di Biagio, andrà in tribuna. All'odierno appello mancano elementi di peso, e ce ne sono altri non al massimo (Casiraghi, Signori). Gli infortuni rendono capzioso ogni tipo di dibattito, anche perché, alla fine, il et si è arreso al buon senso e ha promosso Benarrivo. La ricetta è semplice: attaccare in velocità, senza far mucchio davanti. Non avere fretta. Servono tanti gol. Il laser di Roberto Baggio potrebbe risultare decisivo. Roberto Beccanti™ rai 1 ORE 19,15 Estonia Italia POOM 1 PAGUUCA R. KALLASTE 2 BENARRIV0 HEPNER 3 F0RTUNAT0 T. KALLASTE 4 ALBERTINI PRINS 5 COSTACURTA OLUMETS 6 F.BARESI B0RISS0V 7 ERANIO BRAGIN 8 MANIC0NE REIM 9 CASIRAGHI KRISTAL 10 R.BAGGI0 KLAVAN 11 SIGN0RI Arbitro: DAMGAARD (Danimarca) VANAKESA 12 MARCHEGIANI ALONEN 13 CARNASCIAU VEENSALU 14 VIERCH0W00 RATNIKOV 15 L0MBARD0 LUNNUMAE 16 MANCINI All.: PIIR All.: SACCHI Jafijjl L asituazione P.tl G V N P F S SVIZZEM 13 8 5 3 1 19 5 P0RTOGAU.O 10 7 4 2 1 14 4 ITAUA 10 7 4 2 1 15 6 SC0ZM 9 8 3 3 2 11 10 MALTA 3 9 1 1 7 3 21 ESTONIA 17 0 16 1 17 Partita da disputare: 13/10 Italia-Scozia e Portogallo-Svizzera; 10/11 Portogallo-Estonia; 17/11 Italia-Portogallo, Malta-Scozia e SvizzeraEstonia. Antonio Benarrivo ha 25 anni: Brindisi Padova e Parma le tappe della scalate all'azzurro Sacchi (al centro) dà a Baggio le ultime istruzioni per battere l'Estonia; l'esordiente Manicone (destra) ascolta e imp