« Basta diktat dai preti»

Basta diktat dai preti» « Basta diktat dai preti» Kwasniewski: nuova legge sull'aborto : IL VINCITORE NEOCOMUNBSTA VARSAVIA DAL NOSTRO INVIATO Ha perso 12 chili in otto mesi, svaniti con la rigida dieta vegetariana e «lo stress che rode ogni uomo politico». Aspetto da yuppie, vestiti griffati, Thema blu in dotazione dal partito, a 38 anni Aleksander Kwasniewski è l'astro nascente dell'Alleanza democratica della sinistra, l'homo novus degli ex comunisti polacchi da lui trascinati alla vittoria nelle elezioni politiche. Forse futuro primo ministro, di certo il leader della neosinistra che reclama un posto al sole nella mutata geografia politica del Paese. Fu ministro della Gioventù nell'ultimo governo marxista e svolse un ruolo determinante nelle storiche trattative della «tavola rotonda» del 1989 che consentirono l'avvento di So- lidarnosc al potere. Kwasniewski, il trionfo di domenica, con la valanga di voti che avete ottenuto, potrebbe portarvi alla guida del prossimo governo: lei aspira a quella carica? «Ambizioni nude e crude zero assoluto anche se mi rendo conto di possedere i numeri per meritare la designazione che comunque non si piazza in cima ai miei sogni. Mi spinge piuttosto un'altra motivazione che ritengo più con¬ creta, di contribuire cioè alla formazione di una dirigenza stabile della nazione. Gli uomini insomma contano fino ad un certo punto mentre il nostro destino si gioca sul tavolo del programmi». Parliamo allora dei vostri progetti. Quali alleanze? «I partners potenziali della coalizione di sinistra restano ovviamente il partito dei contadini e l'Unione del lavoro e mi dispiace che dall'Unia dell'ex premier Hanna Suchocka giungano segnali di chiusura nei nostri confronti. Vogliono isolarsi nell'opposizione? Affari loro, li capisco, hanno preso una sonora batosta però spero che cambino opinione». Compresa la gerarchia cattolica? «Sì purché venga salvaguardato il principio della separazione netta fra Stato e Chiesa. Le riconoscia¬ mo di occupare una posizione forte, di radicate tradizioni nella storia polacca ed il diritto di essere attiva nei settori di sua competenza. Sul tema cruciale dell'aborto, da noi vietato per legge causa l'arroganza dell'episcopato, non ci discostiamo dall'atteggiamento seguito in altre parti dell'Europa. Il che significa rivedere il codice polacco che risulta troppo restrittivo in quanto contempla poche esenzioni come nei casi di stupro e malattia grave della' gestante. E già che ci siamo pure alcuni termini del concordato firmato tra Varsavia e Santa Sede non ci sembrano soddisfacenti. Li riesamineremo al momento opportuno, senza fretta». Il laicismo della sinistra ha un prezzo: vi accusano di proteggere sotto l'ombrello del neopartito molti gerarchi del regime assieme a migliaia di pesci piccoli del disciolto poup graziati dall'epurazione che quattro governi democratici non hanno mai voluto imporre. «Balle, si tratta di invenzioni fantasiose della stampa straniera Tra i 600 candidati che ho schierato in campo figurano due ex po liziotti, tre ufficiali in pensione e l'ex vice primo ministro Ireneusz Sekula. Faceva parte del Politbu ro, oggi è un affermato consulente di una società petrolifera straniera. Non nego che tanti nostal gici abbiano votato per noi, tutta via si trovano in ottima compa gnia con centinaia di migliaia di elettori i quali non si riconoscono nel comunismo, d'altronde morto e sepolto». Piero de Garza rolli Il leader neocomunista, Kwasniewski

Persone citate: Aleksander Kwasniewski, Hanna Suchocka, Ireneusz Sekula, Kwasniewski

Luoghi citati: Europa, Varsavia