Una poltrona per tutte le stagioni di Francesco Forte

G RISPONDE O.d.B. Egr. sig. Del Buono leggo su La Stampa di oggi (8-9-93) una lettera con 4 proposte del senatore psi Francesco Forte e sobbalzo: scrive un esponente della nomenklatura partitocratica di stampo craxiano o un «novello» leghista? Non capisco, forse si tratta di omonimia o di abile trasformismo. Su questo gradirei conoscere la sua opinione: cosa ne pensa dei politici che, pur di continuare a scaldare la sedia e rubare a tutti noi l'appannaggio (mia nonna li chiamava «mangiapane a tradimento») decidono di cambiare abiti e opinioni? Vittorio Cardinali, Torino G ENTILE signor Cardinali, la penso come lei e come la pensa attualmente la maggioranza degli italiani. Sottolineo: attualmente perché qualcuno li avrà pure votati nel passato prossimo. Non sono planati su noi da altri mondi. Ma lei incalza: «Tornando a Forte. Le sue proposte sono ottime, peccato che coincidano perfettamente con quelle che molti italiani di Torino e del Piemonte suggeriscono al "potere" dall'epoca in cui lo stesso Forte, inviato da Craxi in Somalia per il noto piano di aiuti, pensava a finanziare il governo di quella ex colonia africana e non ad agevolare gli interessi economici di questo sperduto lembo d'Italia posto "ai pie dei monti"...». Sullo stesso argomento ho ricevuto un'altra lettera, sempre da Torino: «Condivido perfettamente Una poper le sta ltrona utte gioni le 4 proposte non assistenzialistkhe del sen. Forte al sindaco Castellani per il rilancio economico di Torino (La Stampa, dell'8-9-93). Ricordando che, per quanto riguarda la prima proposta (ritorno degli uffici direttivi romani della Sip a Torino), il Sindaco aveva già manifestato tale opinione in un articolo pubblicato nell'estate da Panorama, vorrei precisare che di altro avviso pare siano i vertici aziendali di tale società. A Torino, infatti, vi è la sede sociale della Sip (via San Dalmazzo), ove sono ancora presenti, in parte, gli uffici amministrativi della Direzione Generale. Tuttavia, nell'ambito del prossimo riassetto delle telecomunicazioni, che prevederà - a partire dal 1994 - la fusione delle diverse società che attualmente si occupano di telecomunicazioni (Sip, Italcable ed Iritel) in un gestore unico, la sede sociale verrà sicuramente spostata da Torino a Roma, insieme agli uffici amministrativi ancora rimasti. Superfluo evidenziare le conseguenze occupazionali: trasferimenti, prepensionamenti e mancate assunzioni. Per motivi di riservatezza, prego omettere la firma...» La lettera è firmata, con nome e cognome, e capisco la riservatezza. Ahimè, altri guai all'orizzonte. Oreste del Buono Una poltrona per tutte le stagioni

Persone citate: Cardinali, Castellani, Craxi, Del Buono, Oreste Del Buono, Vittorio Cardinali