Tangenti versate in azioni di Fulvio Milone

Sequestrati in Inghilterra 280 milioni di titoli. Arrestato in Svizzera Duilio Poggiolini Sequestrati in Inghilterra 280 milioni di titoli. Arrestato in Svizzera Duilio Poggiolini Tangenti versale in azioni Da una casa farmaceutica a De Lorenzo NAPOLI. Portano in Gran Bretagna le indagini su Francesco De Lorenzo. I sostituti procuratori della Repubblica di Napoli hanno posto sotto sequestro il dieci per cento delle azioni della «Celsius», una ditta produttrice di farmaci, sostenendo che la quota non è altro che una delle tangenti intascate dall'ex ministro della Sanità. Le azioni, del valore di 280 milioni, sarebbero custodite in una cassetta di sicurezza di una banca inglese. Il provvedimento è stato notificato anche al titolare della società, Luigi De Vita, e a Giuseppe Puttini, commercialista di fiducia di De Lorenzo, entrambi già coinvolti nella grande inchiesta sul gonfiamento dei prezzi dei medicinali e sull'inserimento dei prodotti nel prontuario farmaceutico. Sono stati proprio Puttini e De Vita a confermare ai giudici che l'ex ministro reinvestì una tangente proveniente dalla Celsius nella stessa azienda. «Gli diedi trecento milioni per ottenere un trattamento privilegiato delle pratiche giacenti presso il Cip farmaci», spiegò l'industriale, e Puttini confermò. I soldi sarebbero stati consegnati a Giovanni Marone, che da fedele portaborse si è trasformato in implacabile accusatore di De Lorenzo. In cambio della bustarella, De Vita avrebbe dovuto ottenere l'inserimento di al- cuni suoi prodotti nel prontuario. I magistrati, dunque, sembrano convinti che 280 dei 300 milioni servirono all'acquisto del dieci per cento delle azioni della stessa «Celsius». La quota non sarebbe stata rilevata direttamente da De Lorenzo, bensì dalla «Trio Limited», una società della quale Giuseppe Puttini era rappresentante legale. Ma la vicenda della Celsius non è che una delle tante sulle quali indaga la procura napoletana. Da quando è stata avviata l'inchiesta sulla sanità, l'ex ministro ha collezionato una vasta gamma di reati: dall'abuso di ufficio alla corruzione, dal¬ l'associazione a delinquere alla violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, l'unico reato ammesso dall'interessato. Secondo l'accusa, De Lorenzo, con la complicità di alcuni componenti del Cip farmaci, avrebbe intascato complessivamente 4 miliardi e 250 milioni di tangenti pagate dai titolari di 13 fra le maggiori industrie italiane del settore. «Ha strumentalizzato la sua funzione pubblica ad uso privato, con grave nocumento per la tutela dei cittadini meno abbienti», hanno scrìtto di lui i giudici di Napoli. I magistrati avevano chiesto alla Camera dei deputati di poter arrestare De Lorenzo in quanto «soggetto socialmente pericoloso», ma la giunta per le autorizzazioni a procedere ha dato il via libera solo per le indagini e le perquisizioni negli uffici del deputato. Il sequestro delle azioni della «Celsius» non è l'unica tegola caduta ieri sul capo di «Sua Sanità». La polizia svizzera, in collaborazione con quella italiana, ha fatto scattare le manette ai polsi di Duilio Poggiolini, ex componente del Cip farmaci ed ex direttore generale del servizio farmaceutico del ministero: un personaggio legato a De Lorenzo. Si nascondeva in una clinica privata di Losanna, sotto il falso nome di Gio¬ vanni Lini. Poggiolini, ricercato per corruzione, è stato arrestato per ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Milano Antonio Di Pietro. Secondo l'accusa, avrebbe ricevuto tangenti e altri favori dagli industriali in cambio di agevolazioni nei loro confronti. Ma il nome dell'ex componente del Cip compare anche nell'inchiesta napoletana: nei suoi confronti i sostituti procuratori Alfonso D'Avino, Nunzio Fragliasso, Arcibaldo Miller e Domenico Zeuli, gli stessi che indagano su De Lorenzo, hanno emesso ben cinque ordini di custodia cautelare. Poggiolini è accusato di avere ricevuto altri soldi dagli imprenditori che chiedevano l'aumento dei prezzi per i loro prodotti. L'elenco delle società che avrebbero versato le tangenti è lungo: vi figurano la Zambeletti con 420 milioni, la Sigma Tau con 600, la Menarmi con 300. Una ditta svizzera, la Pfizer, si sarebbe sdebitata con un regalo: un quadro da sedici milioni. Un'altra industria, la Serono, avrebbe pagato cento milioni a titolo di finanziamento per due convegni scientifici, mettendo inoltre a disposizione dei partecipanti alcuni aerei privati. Fulvio Milone L'ex ministro avrebbe intascato più di 4 miliardi di mazzette L'ex ministro della Sanità De Lorenzo (foto grande) e Duilio Poggiolini (qui accanto) arrestato in una clinica svizzera

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Milano, Napoli