Killer per un delitto annunciato di Angelo Conti

Caccia ad un ex recluso francese: folle di gelosia ha già ucciso uno dei rivali Caccia ad un ex recluso francese: folle di gelosia ha già ucciso uno dei rivali Killer per un delitto annunciato In Italia per punire l'amante della moglie La Squadra Mobile torinese sta cercando di sventare un omicidio annunciato. Il potenziale assassino è arrivato dalla Francia, è armato, deciso, intelligente. Ex carcerato, ricercato per omicidio e sequestro di persona, vuole eliminare tutti gli amanti che la moglie ha avuto durante la sua detenzione. Uno di questi abiterebbe in un comune della prima cintura torinese e avrebbe già lasciato in gran fretta la sua casa. Protagonista della vicenda è l'ex carcerato Joseph Messina, 34 anni, nato a Chambery e lì residente nella centrale rue Parent. La sua famiglia è originaria di Barrafranca, in provincia di Enna. Il ricercato è un uomo «vivace», con molti precedenti: rapine a banche e uffici postali, furti, estorsioni. Due anni fa è stato arrestato (e ha poi scontato la pena) per un furto davvero insolito: quello delle armi, «corpi di reato», custodite nel tribunale di Bonneville. Fuori, Joseph ha lasciato la sua convivente, Fernanda Magali, che pare non abbia brillato per fedeltà. All'arrestato sono arrivate voci sempre più insistenti e, per lui; preoccupanti: la donna non stava ad attenderlo di fronte al focolare di casa, ma frequentava altri uomini, viveva altre storie. Così Joseph, nel chiuso della cella, ha covato la vendetta che avrebbe poi messo in pratica, una volta scarcerato. Il 10 settembre, dieci giorni fa, Joseph Messina esce dal carcere di Varles. Immediatamente mette in atto il suo piano: si sposta a Levai, dove la Magali, temendo le ire dell'ex convivente, ha cercato rifugio presso alcuni zii, e rapisce la donna. Alcuni testimoni l'avrebbero udito urlare: «Ora mi dirai con quanti uomini sei stata». Probabilmente la don na, forse minacciata, forse torturata, parla. Gli racconta le sue avventure. A questo punto, secondo gli investigatori d'Oltralpe, l'uomo compila una lista degli amanti della donna. Una lista di morte. Al primo posto c'è Thierry Garbolino, un operaio di Chambery, che viene «prele vato» dal Messina all'uscita dal lavoro, lo stesso giorno due si allontano insieme, sull'auto dell'operaio. Il giorno dopo, alle 8 del mattino, la polizia di Montmelian recupera, in località Apremont, vicino al Col du Granier, il corpo del Garbolino: è stato ucciso con tLgNmrpt tre proiettili, due nel cranio. L'uomo ha ancora il portafoglio in tasca, con il denaro. Non c'è stata rapina. E' sicuramente un'esecuzione. Un'ora dopo, la brigata territoriale di Calles Les Eaux recupera in un prato gli oggetti personali di Fernanda Magali, ma della donna non si trova traccia. La Gendarmeria è preoccupata. Riesce comunque ad avere alcune indicazioni sugli spostamenti dell'assassino: è diretto verso l'Italia, verso Torino, armato e determinato. Vuole uccidere il secondo amante della moglie (e pare anche che ce ne sia un terzo). Di lui c'è una descrizione abbastanza precisa: è alto 1,85, di corporatura forte ed atletica, ha occhi blu e baffi vistosi, un'aquila tatuata sul braccio destro, guida una Ford Escort bianca. Viaggerebbe solo: nulla, infatti, si sa della donna scomparsa. La Gendarmeria sospetta che sia stata uccisa, ma non esclude nemmeno che venga tenuta prigioniera in qualche località della Francia, forse da un complice. L'ordina di cattura internazionale è stato firmato dal sostituto prouratore Baudot, del Tribunale di Chambery, ed è stato notificato soltanto ieri mattina alla polizia italiana, che aveva però già preso, da due giorni, le contromisure del caso. La caccia a Messina, che ha grande rilievo sui giornali francesi, appare un po' l'altra faccia del caso Candela: il nostro «Rambo», dopo aver compiuto una serie di omicidi in Italia, era riuscito a fuggire in Francia, dove aveva riparato nel nord della Bretagna. Messina ha tentato la carta opposta, ma Gendarmeria ed anche polizia italiana sono piuttosto ottimiste. Se cercherà di perseverare nel suo piano di morte, l'ex carcerato dalla feroce gelosia pare destinato ad incontrare molto presto le manette. Il vicequestore Aldo Faraoni, capo della Squadra Mobile torinese, si è limitato a confermare l'impegno dei suoi uomini: «Se l'assassino pensa di potersi muovere tranquillamente in Italia, a bordo di un auto che scotta, si sbaglia. Piuttosto va detto che non abbiamo la certezza che sia già arrivato in Piemonte. I suoi propositi di vendetta potrebbero averlo portato prima altrove». Angelo Conti La Gendarmeria francese ha dato l'allarme ai colleghi italiani: il presunto killer sarebbe diretto a Torino

Persone citate: Aldo Faraoni, Fernanda Magali, Garbolino, Granier, Joseph Messina, Parent, Thierry Garbolino